Gianni Di Gregorio firma la sua opera terza con Buoni a nulla, commedia nella quale interpreta ancora una volta il suo alter ego omonimo, un uomo gentile e timido che è stato già protagonista dei precedenti Pranzo di Ferragosto e Gianni e le donne. Stavolta, però, al centro del film c’è proprio il tentativo di superare la gentilezza per imporsi nel mondo di oggi, fatto di squali pronti a tutto. “Volevo fare un film che rispondesse alla domanda ‘Può una persona mite cambiare e imporsi secondo i canoni moderni di aggressività?’ – spiega il regista all’anteprima del film al Festival di Roma – Alla fine il risultato è così esilarante che penso voglia dire che non si può cambiare più di tanto. Ci vorrebbe un giusto equilibrio, perché se prevarichi a tua volta alla fine sei tu a stare male”.
Ma, visto che i suoi personaggi rispecchiano sempre questo modello, viene da chiedersi se lui sia così anche nella vita reale: “Sono così, non riesco a dire di no a nessuno. Piuttosto scappo, spengo il telefono. Sono programmato così dalla nascita e volevo fare il film proprio per capire se è possibile cambiare”. Di Gregorio si sente incredibilmente fortunato in questa sua tarda carriera da regista: “La mia fortuna è che questi film costano relativamente poco. Salendo a costi superiori sarebbe più difficile farli. Tra un mio film e il successivo passa un po’, perché a scriverli e dirigerli sono veloce, ma a pensarli ci impiego mesi di sofferenza”.
Buoni a nulla, in uscita il 23 ottobre, è distribuito da BIM.