Photostory: Kevin Costner, una vera icona americana
Kevin Costner: "Interpreto sempre veri americani"
Uno scatto di Kevin Costner in Un mondo perfetto (1993), uno dei lavori migliori della sua carriera. In occasione dell'arrivo di Costner al Festival Internazionale del Film di Roma - dove ha presentato Black and White - ecco venti immagini che catturano uno dei tratti che accomunano i tanti ruoli che ha interpretato: quello di rappresentare la quintessenza dell'essere americani...
Black and White: Costner parla di razzismo
Vedovo inconsolabile, padre addolorato e nonno che cerca ad ogni costo di tenere con sé la nipotina. Così lo vediamo in Black and White, pellicola presentata al Festival del Film di Roma in collaborazione con Alice nella Città (QUI LA RECENSIONE).
Nel film di Mike Binder, Costner interpreta un uomo pronto a trascinare in tribunale i parenti paterni della sua nipotina: afro-americani che lui colpevolizza in seguito alla morte della figlia: "L'argomento del film è delicato - ha detto l'attore - Il razzismo è ancora un problema enorme in America. È una delle cose peggiori che si possa fare all'umanità".
L'amore per il Western: Silverado (1985)
"Nella mia vita ho interpretato cowboy, campioni sportivi, personaggi storici. Ed erano tutti profondamente americani". Costner a cavallo in Silverado, tentativo di Lawrence Kasdan di rilanciare il Western a metà degli anni Ottanta. Sarà amore a prima vista per Costner che nel corso di trent'anni di carriera tornerà al genere più volte, regalandoci anche alcuni capolavori.
L'ora del capolavoro: Balla coi lupi (1990)
Uno scatto di Costner in Balla coi lupi, capolavoro Western che ha diretto e intepretato nel 1990. Vincitore di sette Oscar, tra cui miglior regia e miglior film, Balla coi lupi ci ha regalato momenti di grande cinema - indimenticabile la sequenza della caccia ai bisonti - e ha sottolineato un profondo messaggio di pace e tolleranza verso le comunità Indiane d'America, straziate dalle azioni degli uomini bianchi negli USA.
Balla coi lupi (1990)
Costner e Mary McDonnell in Balla coi lupi. Nel film l'attore è John J. Dunbar, tenente dell'esercito degli Stati Uniti d'America durante la guerra di secessione. Un uomo il cui più grande desiderio è "vedere la frontiera americana, prima che sparisca". E' in quel momento che viene osservato da una comunità Sioux che lo accoglierà facendolo diventare uno di loro.
Dunque eccolo inizialmente nei panni di un eroe americano che a poco a poco trova se stesso in mezzo agli indiani.
Leggendario uomo di legge in Wyatt Earp (1994)
Sceriffo valoroso e icona americana. Costner torna al Western in Wyatt Earp, dove lo ritroviamo diretto da Lawrence Kasdan. L'attore ce la mette tutta nell'interpretare uno dei più celebri eroi nazionali, eppure il film si rivela un interminabile polpettone con un grande cast sprecato.
Quella volta l'attore venne nominato ai Razzie Awards, le pernacchie d'oro consegnate 24 ore prima degli Oscar.
Cowboy in Terra di confine (2003)
Costner e Robert Duvall in Terra di confine, notevole ritorno al Western che l'attore ha anche diretto nel 2003. Un film di grande respiro e con notevoli sequenze d'azione. Costner, di nuovo nei panni del cowboy, si fa da parte per puntare la macchina da presa su Robert Duvall, offrendogli la possibilità di regalare agli spettatori una delle più grandi performance della sua carriera. Un film bellissimo.
Regista e attore: "L'importante è spiazzare"
Costner dietro le quinte. Eccolo in una bella foto sul set di Terra di confine, pronto a dirigere e pochi secondi dopo camminare davanti alla macchina da presa. "Non ho mai provato a costruire una carriera su un unico tipo di film - ha detto l'attore - Commedia, azione, horror, Western. Interpretare un unico tipo di film è forse il modo migliore di fare affari: in questo modo tutti nel mondo si aspettano la tua prossima mossa e sanno cosa gli offrirai. Io invece mi sento molto libero di fare grandi film, e film più piccoli".
Gli intoccabili (1987)
Un altro uomo di legge americano realmente esistito. In The Untouchables - Gli intoccabili, classico diretto da Brian De Palma, Costner è Elliot Ness, l'uomo che fermò Al Capone.
Il procuratore Garrison nel capolavoro JFK (1991)
Uno scatto di Costner in JFK, pietra miliare del cinema americano diretto da Oliver Stone. Grande cinema.
Alla Casa Bianca in Thirteen Days (2000)
Nei panni di Kenny O'Connell, braccio destro di John Fitzgerald Kennedy, nel thriller d'ufficio Thirteen Days, che racconta i giorni della crisi dei missili di Cuba.
Fuorilegge in Un mondo perfetto (2003)
Uno dei ruoli più memorabili della sua carriera: quello di Butch Haynes in Un mondo perfetto, diretto da Clint Eastwood. Non un'icona americana, ma un personaggio tipico del cinema made in USA, il prigioniero in fuga: un uomo pericoloso sotto il cui petto batte però un cuore d'oro. Capolavoro.
Sul campo da baseball per la prima volta: Bull Durham (1988)
Il primo dei film sportivi interpretati da Costner. Il primo e il più brillante: eccolo nei panni di Crash Davis nella commedia Bull Durham - Un gioco a tre mani. Sesso amore e baseball, cocktail memorabile per uno dei film più sexy degli anni Ottanta.
Lacrime e poesia sul campo da baseball: L'uomo dei sogni (1989)
Di nuovo alle prese con il baseball nel bellissimo L'uomo dei sogni, dramma poetico che Costner ha interpretato nel 1989.
Sul campo da golf nella commedia romantica Tin Cup (1996)
Ancora alle prese con uno dei più amati sport americani. Eccolo romantico e sexy in Tin Cup (1996), dove lo vediamo nei panni di un ex campione di golf, pronto a tornare sul campo per conquistare il cuore di Rene Russo.
Vulnerabile in Gioco d'amore (1999)
Di nuovo sul campo da baseball. Questa volta nei panni di Billy Chapel, lanciatore dei Tigers alla sua partita più importante, quella di fine carriera. Il film s'intitola Gioco d'amore ed è uno dei lavori più sottovalutati di Sam Raimi.
Innamorato in Gioco d'amore
Costner e Kelly Preston in una sequenza di Gioco d'amore, film romantico in cui vediamo l'attore alle prese con un personaggio affascinante, fragile che imparerà troppo tardi a diventare un vero uomo e dichiarare il suo amore eterno alla donna della sua vita.
Figlio di Elvis in La rapina (2000)
Uno dei suoi lavori più folli e meno riusciti, eppure bisogna citare La rapina, heist movie del 2001 in cui lo vediamo nei panni di un criminale ossessionato da Elvis Presley, una delle più grandi icone americane. Un personaggio ossessionato al punto da credere di essere suo figlio.
La pellicola, un B-Movie che sconfina nel trash, è stata colpita da grossi problemi di lavorazione dovuti alla poca intesa tra Costner e il collega Kurt Russell.
Black and White: nei cinema nel 2015
Uno scatto di Costner in Black and White, pellicola che arriverà nei cinema all'inizio del 2015. "E' un grande film americano - ha detto Costner - Ho capito che avrei dovuto produrlo io. Parliamo di razzismo: non volevo fare una lezione di storia o un film sulla schiavitù, piuttosto ho voluto fare un film in grado di fare capire cosa succede oggi in America".