
LEGGETE LA RECENSIONE DI SANGUE DEL MIO SANGUE
“L’idea del film è nata grazie ai corsi che da vent’anni teniamo a Bobbio – spiega il regista in conferenza – Al termine del corso bisogna realizzare dei corti senza budget, e per questo siamo sempre stati alla ricerca di nuovi ambienti in cui collocare le storie. Sei anni fa mi furono indicate le prigioni abbandonate di Bobbio, nel convento di San Colombano, e mi venne l’idea di ambientarvi un episodio ispirato alla Monaca di Monza, condannata a essere murata viva in una prigione-convento”. E aggiunge: “Poi ho sentito il bisogno di portare la storia al presente, partendo sempre dalle prigioni. Da lì mi è venuta l’idea dell’ultimo vampiro [personaggio interpretato da Roberto Herlitzka], che allude a un vampirismo ambientale, paesano, apologo dell’Italia di oggi”.

Questa necessità di ancorare la storia al presente non vuole però “stabilire delle connessioni rigide col passato”, ma si nutre di “allusioni”: “Il dominio assoluto della Chiesa nel Seicento paradossalmente si conclude con il dominio democristiano moderno, che, pur permettendo relativo benessere, protezione e assistenza, era corrotto e succhiava il sangue a una prospettiva di novità e cambiamento”.
Interpretato anche da Pier Giorgio Bellocchio, Alba Rohrwacher, Filippo Timi e Lidiya Liberman, Sangue del mio sangue, in uscita il 9 settembre, è distribuito in Italia da 01.
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