Festiva di Cannes 2016
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Verhoeven: "Basta con la fantascienza. Hollywood ha esaurito le storie interessanti"

Applausi per il regista che gira le spalle al cinema made in USA e arriva a Cannes con Elle, interpretato da Isabelle Huppert

Verhoeven e Huppert - ELLE

21.05.2016 - Autore: Pierpaolo Festa, da Cannes - NEXTA
Prima inquadratura, un gatto osserva la sua padrona mentre viene stuprata da un uomo mascherato che ha appena fatto irruzione in casa sua. Sentiamo le urla della protagonista e soffriamo con lei. Quando il cronometro del film arriva a un'ora la donna inizia un rapporto passionale con quello stesso uomo che la ha attaccata nella sua abitazione.

"No" è la risposta più semplice che Paul Verhoeven può fornire quando gli si chiede se è cosciente del fatto che il suo film potrà fare imbestialire una parte dei suoi spettatori. Al suo fianco Isabelle Huppert riceve gli ultimi applausi di questo Festival di Cannes ormai in direzione di arrivo. Regista e attrice si presentano a Cannes con Elle, l'ultimo film del Concorso. Avvolto in una confezione da thriller ma complesso come una scatola cinese: il regista di Basic Instinct ci mette dentro, dramma psicologico, dramma familiare e commedia, il tutto mentre la sua protagonista viene perseguitata dall'uomo che la ha stuprata e che giura di rifarlo al più presto possibile. Il cacciatore si trasforma in preda, ma il film vola oltre le premesse stabilite dalla prima scena, finendo per tratteggiare il profilo di uno dei personaggi femminili più interessanti visti in questi giorni al Festival. 

 
"Non parliamo delle donne in generale - afferma la Huppert - ma di una persona sola, una che non rappresenta il genere femminile in toto. La cosa bella di Paul Verhoeven è che non cerca mai di dare spiegazioni, ma esplora delle possibilità. Il modo in cui questa donna reagisce agli eventi è imprevedibile". Il regista continua: "Abbiamo evitato di fornire spiegazioni freudiane. Sarà il pubblico a interpretare il finale del film, uno dei più aperti che io abbia mai girato in tutta la mia carriera". 

Elle viene definito da Verhoeven "un ibrido tra cinema americano e cinema europeo. Adattiamo un romanzo francese (intitolato Oh..., scritto da Philippe Djian ed edito in Italia da Voland, ndr) usando uno sceneggiatore americano. E lo abbiamo girato in Francia, perché volevo farlo a tutti i costi con Isabelle Huppert". Piano piano il regista scocca diverse frecciate al cinema made in USA del quale per tanto tempo anche lui ha fatto parte: "Questa donna viene stuprata all'inizio del film, ma la sua non è un'evoluzione. Abbiamo  evitato questa dinamica dell'evoluzione del personaggio, una cosa tipica hollyoodiana. Io credo che non ci sia cambiamento interiore nella vita: restiamo sempre la stessa persona. Io sono ancora il bambino che ero a sei anni, gli amici che mi odiavano allora, mi odiano ancora oggi!". 

Scatti dal set di Elle - Paul Verhoeven e Isabelle Huppert sulla scena del crimine

Oggi Verhoeven ne ha settantasette di anni e si presenta alla platea di giornalisti fisicamente più fragile ma sempre con lo stesso cuore di leone che ha avuto in passato, pronto ad alternare affermazioni forti a senso dell'umorismo. Tornerà mai a fare film negli USA? "Dipende dal copione e per adesso non si trovano sceneggiature interessanti a Hollywood, ecco perché ho girato Black Book in Olanda ed Elle in Francia. Questi film mi permettono anche di affidarmi a diversi toni: Elle è un thriller, ma anche una commedia. A volte è perfino leggero nonostante i temi serissimi. Non avrei mai potuto farlo negli USA".

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Il nome di Verhoeven è legato ad alcuni film che sono le pietre miliari del genere fantascientifico di fine millennio: cult come Robocop o Atto di forza o anche come Starship Troopers. Il regista riflette sull'era di J.J. Abrams e Joss Whedon dichiarando: "Non si possono più fare storie originali di fantascienza. Tutto è stato raccontato. Hollywood al momento è focalizzata sui supereroi, ma credo profondamente che debbano tornare con i piedi per terra e raccontare le storie di persone reali. Sono quelle le più interessanti". 

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A seguire il trailer di ELLE: