Festiva di Cannes 2014
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Più buio di mezzanotte: avventura siciliana approvata dai francesi

A Cannes l'opera prima di Sebastiano Riso: “Agli stranieri interessa il cinema italiano coraggioso”

15.05.2014 - Autore: Pierpaolo Festa, da Cannes
Storia di un film “made in Sicily” incentrato sulla ricerca della propria identità e la scoperta dell'omosessualità, ambientato in una Catania senza tempo perfettamente collocabile nella nostra epoca eppure visivamente uscita dagli anni Ottanta. Sebastiano Riso non ha dubbi quando parla di questo suo primo esperimento cinematografico: “Un film così sarebbe stato più facile girarlo cinquanta anni fa. Il nostro cinema del passato è stato grande e coraggioso: non aveva paura di raccontare storie più difficili. Con il tempo il coraggio si è esaurito e il pubblico si è disabituato a un certo tipo di film o storie, finendo per rimanere vittima del buonismo della TV”.



Per il secondo anno di fila la Semaine de la Critique del Festival di Cannes sceglie un film siciliano: lo scorso anno Salvo, diretto dal duo Grassadonia & Piazza, aveva sorpreso come film di genere realizzato con impeccabili riprese, quest'anno tocca all'opera prima di Riso, dramma scabroso su un giovane alla scoperta della sua identità sessuale. “In realtà mi piace pensarlo come mix tra film di avventura e film politico - afferma il regista - Da una parte è sì un romanzo di formazione che però finisce per snodarsi su una struttura tipica da film di avventura, come se Antoine Doinel e Christiane F. si incontrassero”. La parola “coraggio” è quella che viene rilanciata di più da Riso durante la conversazione con Film.it: “In Francia ne hanno apprezzato proprio il coraggio e la lealtà. E il fatto che avevamo una tematica che si prestava facilmente a una serie di scorrettezze visive e drammaturgiche. Le abbiamo evitate, cercando la connotazione poetica nei fatti”.

Il rosso dei capelli del giovane Davide Capone domina sullo schermo rivelandosi il punto di forza del film. Ne influenza la costruzione di ogni inquadratura sia quando lo vediamo tra le braccia della madre Micaela Ramazzotti, sia quando lo vediamo nella sua ricerca della sessualità che passa per l'inferno. Riso lo paragona a una versione giovane di Tilda Swinton in Orlando e racconta così il lavoro con il giovane attore prima di realizzare una delle scene più spinte del film: “È stato libero di vivere la scena. Io non lo ho mai forzato. Nella sequenza in cui raccontiamo la sua formazione amorosa ho lasciato lui e l'altro attore liberi di giocare e percorrere la strada che volevano. Noi avevamo fissato i binari, loro si sono lasciati andare. Un giurato della Semaine mi ha detto di essere rimasto molto colpito da come abbiamo raccontato visivamente la perdita della verginità”.

Più buio di mezzanotte è interamente girato a Catania “una città molto contraddittoria – nelle parole del regista – Perché ha una comunità omosessuale gigantesca e allo stesso tempo è molto bigotta. Ancora oggi ricevo messaggi di minaccia sui social network, dove mi accusano di aver raccontato un giovane omosessuale come un eroe. Sono per lo più i testimoni di Geova o gente che mi augura di andare all'inferno. Ecco la prova che l'omofobia è ancora viva nel nostro Paese. Più che mai, dato che oggi è più difficile da riconoscere”.



Nell'ultimo anno abbiamo assistito al trionfo di Tornatore con La migliore offerta, al successo di Pif con La mafia uccide solo d'estate e alla sorpresa Salvo, viene da chiedersi se un regista siciliano ha una sensibilità particolare dietro la macchina da presa: “Noi siciliani viviamo una grande illusione – afferma Riso – Se sei pessimista credi che le cose da noi non cambieranno facilmente. A quel punto il cinema diventa bisogno di comunicare quello che ci caratterizza, l'occasione di non rimanere passivi davanti ai problemi più grandi della nostra terra e del nostro Paese. Nel mio film si parla di mafia indirettamente, perché la mafia è ovunque, a partire da un modo di pensare che rappresenta il conformismo più esasperato e che manca di coraggio. Che è appunto la prima cosa di cui abbiamo bisogno”.

Più buio di mezzanotte sarà distribuito da Cinecittà Luce.

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