Biennale Venezia 2014
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Venezia: Inarritu e Michael Keaton aprono le danze con Birdman

Attore e regista al Lido insieme a Edward Norton ed Emma Stone. “Questo film ci terrorizzava, ma la paura è importante”

Birdman - Venezia 71

27.08.2014 - Autore: Marco Triolo, da Venezia
“Dopo tanti piatti messicani piccanti volevo un dessert”. Alejandro Gonzalez Inarritu invade letteralmente il Festival di Venezia con la sua squadra di attori nel primo giorno della mostra. Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Andrea Riseborough ed Amy Ryan hanno presentato insieme al regista Birdman (o Le imprevedibili virtù dell’ignoranza). Un’opera “sperimentale”, come la definisce il regista, girata in lunghi piani sequenza legati tra loro da invisibili suture digitali. “È stato un po’ come lavorare a teatro. La mia intenzione era proprio quella di unire le due forme di espressione in un film”.

Un film che racconta di un attore schizofrenico, tormentato dal suo passato nei panni di Birdman, supereroe protagonista di una trilogia di blockbuster anni ’90 che lo hanno reso una star e allo stesso tempo una meteora. Per risollevare la sua carriera, Riggan Thomson decide di mettere in scena “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore” di Raymond Carver in un piccolo teatro di Broadway.


Michael Keaton e Edward Norton in una scena del film.

Batman ha avuto un effetto gigantesco nella mia carriera, e non lo nascondo – interviene Keaton – Tim Burton è stato il vero pioniere e quello che ha fatto è stato studiato e copiato. Sono fiero di aver fatto parte di quel film”. Eppure, citando una scena clou del film in cui Riggan viene pedinato per strada dal suo giovane alter ego in costume da Birdman, “Nella mia vita però cerco di vivere nel presente e non c’è niente del passato che mi perseguita. Credo che tutti abbiano un proprio Birdman, un ego negativo che tenta di avere la meglio ma che non dobbiamo mai lasciar vincere”.

Inarritu non nasconde di aver scelto Keaton per il suo ruolo in Batman, ma rivela che non era l’unico motivo. “Penso che poca gente al mondo abbia l’autorità che ha Michael per parlare del cinema di supereroi ed ero sicuro che la sua presenza avrebbe dato ulteriore forza al film. Ma non c’è solo quello: Birdman è un film che varia costantemente di tono e mi serviva un attore capace di navigare tra commedia e dramma con la facilità che solo Michael ha. Non è stata una vera scelta perché non c’erano altre opzioni”. Sulla scelta di girare tutto in piano sequenza: “Volevo che il pubblico si mettesse nelle scarpe del personaggio, vedendo il mondo dai suoi occhi. La claustrofobia, la mediocrità, lo humour che scaturisce dalle sue ambizioni spropositate rispetto al talento. È qualcosa con cui tutti noi abbiamo a che fare prima o poi nella vita. Riggan è come Don Chisciotte della Mancia”.


Il cast di Birdman a Venezia.

Nel film scorre un’energia unica, data dal rischio di commettere errori nel corso di riprese così lunghe ed elaborate. Una paura da cui nessuno del cast e della troupe si è tirato indietro: “Anche se tutto sembra filare liscio, in realtà eravamo nel panico – ammette il regista – A inizio lavorazione ho mostrato a tutti l’immagine di Philippe Petit che attraversa il World Trade Center su un cavetto d’acciaio. L’ho presa come immagine simbolo di quello che stavamo facendo, anche noi eravamo senza rete di protezione”. Eppure: “Ho capito che se non fai cose spaventose, dopo un po’ questo lavoro perde di senso”. “Essere spaventati è fondamentale”, commenta Keaton. Edward Norton aggiunge: “Sul set si è creata un’’enorme intimità tra attori e troupe, tutti lavoravamo a un obbiettivo comune e partecipavamo insieme a ogni singolo ciak. A fine giornata esplodevi di gioia, era una festa ogni sera”.

In uscita il 5 febbraio 2015, Birdman è distribuito in Italia da 20th Century Fox. Qui il trailer.