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"Weiser"

"Weiser"

Weiser

15.02.2001 - Autore: Andrea Nobile
Pochi registi polacchi hanno raccontato la storia del loro paese in modo così sistematico come Wojciech Marczewski. Il suo primo film, Zmory, del 1979, era un amaro ritratto della repressione attuata dalla chiesa e dello stato nella Polonia antecedente alla prima guerra mondiale. Ma é con la sua opera seconda, Dreszcze, una critica al culto della personalità di Stalin dei primi anni ´50, che Marczewski si guadagna la notorietà internazionale (anche grazie allOrso d´argento vinto proprio qui a Berlino) e limpossibilità di lavorare in patria, almeno fino alla caduta del muro di Berlino, che prontamente celebra con il metaforico Ucieczka z kina ´Wolnósc´, ovvero ´Fuga dal cinema Libertà´. Con Weiser Marczeswki si concentra ancora su un momento importante della storia polacca, ovvero l´estate del 1967, quando l´ostilità nei confronti degli ebrei giunge ad un livello tale che sembrava che questi ultimi stessero ormai per lasciare le loro case e emigrare allestero. La Storia viene narrata attraverso una piccola storia di ragazzi, che il protagonista ricorda con continui flashback.   La trama Pawel (Marek Kondrat), un quarantenne polacco che vive da tempo in Germania, torna per qualche tempo in patria insieme alla sua ragazza tedesca, Juliane (Juliane Kohler). Rivedendo i vecchi amici dinfanzia, comincia a ricordare un episodio che in realtà non é mai riuscito a dimenticare. Durante le vacanze estive del 1967, quattro dodicenni, lo stesso Pawel insieme a Piotr, Szymeck e Elka, incontrano un loro coetaneo, Dawid Weiser, appunto, che viene continuamente maltrattato e emarginato dai ragazzini in quanto ebreo. Dawid è un ragazzo strano e, a suo modo, affascinante. Presto Elka comincia a fare amicizia con lui. Pawel, seguendo Elka, della quale é innamorato, si rende conto dei pericolosi giochi che i due conducono (come stendersi su una pista daeroporto e farsi sfiorare dallaereo in fase di atterraggio), e ben presto anche lui viene attratto da Dawid. Soprattutto perchè Dawid ha scoperto il modo di intrufolarsi in un vecchio deposito di munizioni e la sua passione per il rischio lo porta presto ad usare lesplosivo per far esplodere edifici abbandonati. I tre vedono tutto come un gioco, e alla fine anche gli altri due si uniscono al terzetto. Ma durante la più grande delle esplosioni in cantiere, quella di un ponte ferroviario, Dawid e Elka spariscono, probabilmente morti sotto le macerie. Anche se Pawel è quasi certo di aver visto le loro ombre fuggire...   Il commento Alternando flashback dalla fotografia solare e smagliante al grigio presente di Pawel, il film segue le indagini del protagonista per cercare di scoprire la verità attraverso le confessioni dei suoi amici dinfanzia e le ricognizioni nei luoghi di quellestate. Latmosfera é (o meglio, vorrebbe essere) kieslowskiana, e certo aiuta in questo senso la presenza di un attore feticcio del maestro polacco, Zbigniew Zamachowski, protagonista di Film Bianco e presente in altri film di Kieslowski. Nonostante lottimo apporto di tutto il cast, e in particolare degli attori che interpretano i bambini, il film non si può dire completamente riuscito, risentendo di un eccessivo scollamento tra la rievocazione dellinfanzia, decisamente riuscita, e la descrizione del presente e dellindagine di Pawel. Forse una struttura più lineare, senza l´incastonamento continuo di flashback, avrebbe giovato alla godibilità della storia.  
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