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Vita da strega

Nora Ephron, in passato autrice di classici come "Harry, ti presento Sally", dirige Nicole Kidman nella rivisitazione dello storico telefilm "Vita da strega"

BEWITCHED

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
Bewitched, Usa, 2005.
Regia di Nora Ephron;
con Nicole Kidman, Will Ferrell, Michael Caine, Shirley MacLaine


Il divo hollywoodiano Jack Wyatt (Will Ferrell) è caduto in rovina dopo la catastrofe economica del suo ultimo “blockbuster”. Costretto ad accettare la TV come mezzo per risalire la china, l’attore accetta di interpretare il rifacimento della celeberrima serie “Vita da strega”. Deciso ad essere l’unica star della serie, Wyatt impone a regia e produzione di prendere una sconosciuta come protagonista; alla fine per volere dello stesso attore la scelta per il ruolo principale, quello della mitica strega Samantha, ricade sull’inesperta ma perfetta Isabel Bigelow (Nicole Kidman), appena trasferitasi a Los Angeles ed in cerca di lavoro. Quello che però Jack non sa è che Isabel nella realtà è proprio una strega in cerca di una normale e pacifica esistenza. Quando inizia la lavorazione della puntata pilota immediatamente nascono i primi comici contrasti tra i due, dovuti soprattutto ai differenti mondi a cui appartengono. A complicare ulteriormente la situazione c’è poi la presenza di altri due bizzarri personaggi: il padre di Isabel, il mago Nigel (Michael Caine) e soprattutto la vecchia diva Iris Smythson (Shirley MacLaine), capricciosa megera che nella serie interpreta la madre si Samantha.

Sembra ormai evidente che il tentativo di Nicole Kidman di convincere in un genere come la commedia sia, almeno per il momento, destinato ad un cocente insuccesso: dopo lo scialbo “La donna perfetta” (The Stepford Wives, 2004) del veterano Frank Oz, ecco arrivare sui nostri schermi “Vita da strega”, diretto da una regista ancor più esperta e capace all’interno del genere: Nora Ephron, in passato autrice di classici come “Harry, ti presento Sally” (When Harry met Sally, 1989) – sua la sceneggiatura – o “C’è posta per te” (You’ve Got Mail, 1998)  - di cui era anche regista. Ebbene, nonostante la presenza al timone dell’operazione della Ephorn, questo aggiornamento/rivisitazione affettuosa del classico della Tv appare subito come una pellicola stanca e quasi mai capace di divertire lo spettatore. L’operazione ben presto si dimostra piuttosto inconsistente sotto molti aspetti; primo tra tutti, quello di una sceneggiatura che mai riesce ad offrire scene divertenti ed originali colpi a sorpresa, tutt’altro: lo script compie infatti la sciagurata impresa di “sprecare” due grandi attori come Michael Caine e soprattutto Shirley MacLaine, relegati a due ruoli di contorno che però non hanno alcuna brillantezza. Anche la stessa Kidman, che dovrebbe essere il fulcro comico del film insieme a Will Ferrell, sembra invece un’attrice consumata che vuole recitare come una ventenne, e si perde tra smorfiette di circostanza e tristi arricciamenti del suo bel nasino. Insomma, “Vita da strega” nulla aggiunge ai grandi fasti della “sophisticated comedy” hollywoodiana: semmai, il lungometraggio dimostra la necessità di un’idea precisa alla base di un prodotto come questo: qui, al contrario, sembrano essere stati uniti tra loro senza alcun senso una serie di fattori che da soli non bastano a fare un buon film.
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