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United 93

Il volo United 93 è l'unico a non aver colpito l'obbiettivo, la Casa Bianca, perché un manipolo di coraggiosi passeggeri ha tentato disperatamente di ribellarsi al destino

United 93

12.04.2007 - Autore: Elena Dal Forno
Di questo incubo dell’11 settembre gli Stati Uniti e il mondo non si libereranno mai. E sapere veramente cos’è accaduto quel giorno su quei voli maledetti che hanno cambiato per sempre la storia dell’umanità non sarà mai possibile. Così tutti i registi che hanno finora avuto la forza e il coraggio di misurarsi con quel dramma devono necessariamente sposare una tesi, la più plausibile, cercando nello stesso tempo di rispettare i familiari delle vittime il cui dolore non sarà mai spento.

Ecco che Paul Greengrass allora – da regista impegnato sull’impatto di vari terrorismi nel mondo, sono suoi Bloody Sunday e Omagh sull’Irlanda del Nord, The Murder of Stephen Lawrence e Resurrected – mette in questo film tutta la sensibilità dovuta per dare una traccia leggibile agli eventi e alle tante domande che restano ancora senza risposta.

“Ci sono molti modi per dare un senso agli eventi di quel giorno – afferma – la televisione può trasmettere i fatti come sono accaduti, un reporter può scrivere la prima rozza stesura della Storia, gli storici stessi possono contestualizzare il quadro generale e anche i cineasti hanno un loro ruolo. Il nostro è trovare in un singolo evento qualcosa che vada oltre l’evento stesso, il DNA dei nostri tempi”.

Greengrass e i suoi ricercatori hanno consultato migliaia di fonti su quel giorno ma il momento decisivo è stato quando i familiari delle vittime hanno dato l’ok. “Le famiglie che hanno perso i loro cari non supereranno mai il dolore – afferma una delle figlie di una passeggera – e fare questi film che aiutano a non dimenticare e ad onorare ciò che quel giorno quelle persone hanno fatto su quel volo. Non dobbiamo mai dimenticare. Mai.”

Il cast scelto non ha stelle proprio per rispetto alle persone “normali” che quel giorno diventarono eroi. Erano medici, casalinghe, segretarie….

Il volo United 93, di tutti i voli dirottati quel giorno, è l’unico a non aver colpito l’obbiettivo, la Casa Bianca, perché un manipolo di coraggiosi passeggeri ha tentato disperatamente di ribellarsi al destino ingaggiando una lotta furibonda - come fosse tra Bene e Male – con coloro che presero il controllo dell’aereo. Fatta irruzione in cabina di pilotaggio, ormai negli ultimi istanti della picchiata, riuscirono a deviare l’aereo in un campo vicino a Shanksville, in Pennsylvania, che oggi diventerà Flight 93 National Memorial, arrestandone la rovinosa corsa ma non riuscendo a salvarsi.

La regia di Greengrass è misurata e determinata a ricostruire le emozioni, la psicologia e la presa di coraggio di questi uomini che non si sono arresi nemmeno davanti ad un destino certo di morte. Gli ultimi atti, quelli dove entrano nella cabina e cercando di deviare l’aereo, sono di certo i più intensi e giusta ci è parsa l’idea di chiudere con il buio, senza nessuno schianto.

La tesi che qui si sposa è naturalmente quella ufficiale, ne circolano in internet e anche in certa stampa alternativa molte altre, ma lo scopo di questo film non è certo quello di fornire indizi ulteriori ad un evento di cui non sapremo mai nulla con certezza, ma ricordare con rispetto le vittime di un giorno che ha fatto esplodere nel mondo qualcosa di mai visto prima.
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