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Una "Trappola criminale" ben costruita

Una "Trappola criminale" ben costruita

Trappola  criminale

10.12.2000 - Autore: Alessandra Galassi
Rudy, appena uscito di prigione, decide di incontrare Ashley, la ragazza del suo compagno di cella Nick, ucciso il giorno prima durante uno scontro nel carcere. Ashley lo crede Nick e Rudy sta al gioco. Tra i due nasce lamore, contrastato da Gabriel, fratello di Ashley che lo rapisce perché crede che il ragazzo abbia informazioni su un casinò che il criminale, insieme alla sua banda, ha intenzione di svaligiare. Scopriamo che Gabriel è invece luomo di Ashley e che i due hanno progettato insieme il furto e il rapimento di Nick. Questi scopre la verità, li conduce lo stesso al casinò, ma, pur riuscendo a rubare il denaro, la banda viene sterminata.   Il commento   Classe 1930, numerosi successi televisivi e cinematografici alle spalle, il regista John Frankenheimer esce con il suo ultimo lavoro sugli schermi mondiali, dopo averci lasciati al ricordo di film come Va e uccidi (1962) e del più recente Ronin (1998). Eccolo questa volta, come spesso è accaduto nella sua lunghissima carriera, alle prese con un thriller dazione, comico, sexy, spensierato, interpretato dal premio Oscar Ben Affleck, insieme alla sensuale Charlize Theron, al cattivo Gary Sinise, e agli scagnozzi di questultimo, Clarence Williams III e Dennis Farina. Scritto da Ehren Kruger, che si è basato sulla falsa riga di molti thriller che formano la cinematografia statunitense, Trappola criminale calca la mano sui quei meccanismi di suspance, tradimenti, inseguimenti e identità confuse, tanto care al regista americano. Ambientato in uno sperduto casinò del Michigan, durante la notte di Natale (da qui il titolo originale Reindeer Games, (letteralmente giochi di renne), il film affronta marginalmente il problema della criminalità organizzata che si sposta da grandi centri come Las Vegas in centri molto più piccoli. Ma lo scopo, quello di cercare soldi sporchi, non è del tutto raggiunto o almeno viene sopraffatto da una comicità a denti stretti e da una storia a tratti molto prevedibile. Tuttavia il film non pretende di insegnare niente sul mondo della malavita e ci lascia sorridere ad alcune battute, presenti in dialoghi molto vivaci e dinamici. La regia, condotta magistralmente, non lascia lo spettatore annoiato sulla sua poltrona, anche se da un nome storico come quello di Frankenheimer ci si aspettava qualcosa di più impegnato o di meno scontato. Non è stata proprio unidea felice quella di inserire una morale della favola che viene rilasciata dal cattivo mentre punta una pistola verso il buono. Ben Affleck, leroe beffato, non sembra aderire perfettamente a un personaggio che in fondo si rivela essere comico. Apparentemente si scorge, nella figura dellattore, quasi uno sforzo in questo senso, ma, invece di provare a recitare da comico, sarebbe stato meglio cercare di esserlo.     La sintesi   Un ragazzo di buoni principi, in prigione per errori di gioventù, viene intrappolato in un losco giro di criminali, tuttaltro che esperti. Non manca la passione, non manca la bella ragazza di turno, non manca lironia, ma manca lo spessore.     Il giudizio   Per una tranquilla serata disimpegnata.     Per conoscere il finale clicca su segue  
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