Un giorno per sbaglio

Gran Bretagna 2005
Di Julian Fellowes
Con Tom Wilkinson, Emily Watson, Rupert Everett

James ed Anne Manning (Tom Wilkinson e Emily Watson), conducono un’esistenza felice. Ogni elemento del rituale borghese si colloca nel giusto tassello, a completare il quadro del matrimonio esemplare: casa in città e magnifica residenza in campagna, lui avvocato di fama internazionale, lei al suo fianco, brillante e bellissima donna di casa.

Ma ogni relazione perfetta, si sa, nasconde in realtà una illusione, che deve fare i conti con la complessità e l’ imprevedibilità della vita: quella riconosciuta  come reale, e quella invisibile nascosta nei nostri armadi, nei nostri sogni..

"Un giorno per sbaglio", esordio alla regia di Julian Fellowes, sceneggiatore vincitore dell’oscar con Gosford Park (di Robert Altman) indaga nel labirinto morale di scelte e sensi di colpa, complicazioni e incertezze, in cui sviluppiamo una straordinaria capacità di renderci infelici. Anche quando non dovremmo esserlo. Pur di non accettare di non essere al sicuro, perché tutto è incredibilmente fragile, ed i castelli issati ad arginare le paure possono andare in frantumi.

Un giorno per sbaglio, un momento qualunque, una strana combinazione di eventi,  possono all’improvviso squarciare il velo su verità inconfessabili. Quando il marito della donna delle pulizie dei Manning viene trovato morto, la spiegazione più plausibile è un incidente fortuito: ucciso da un pirata della strada. Le indagini rivelano però un intrico che coinvolge un vicino affascinante ed ambiguo (Rupert Everett), e soprattutto la indiscutibile “brava moglie” Anne. Se  James deve scegliere se continuare a mentire, difendersi dalla minaccia, lasciandosi imprigionare da una ragnatela di inganni,  lei sembra rompere il guscio, liberare la sua vita.

Grazie anche ad un cast davvero straordinario, ogni personaggio segue una evoluzione appassionante, ricca di suspence, imprevedibile, che sfida la capacità del pubblico di giudicare buoni e cattivi, e lo costringe a cambiare costantemente punto di vista, a sorprendersi. Lasciando aperte domande a cui ognuno è invitato a rispondere, e a risolvere da sé.