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"Un corpo da reato"

"Un corpo da reato"

un corpo da reato

26.04.2001 - Autore: Beatrice Rutiloni
Una ragazza bellissima, Jewel(Liv Tyler), entra nella vita di tre uomini e finisce per sconvolgerle. Randy (Matt Dillon) gestisce un bar, il McCool\'s. Vive da solo nella casa lasciatagli dalla madre, la sola cosa che possiede al mondo. Una sera, in chiusura, Randy si trattiene fino a tardi per chiacchierare con il cugino avvocato Carl (Paul Reiser), in libera uscita dalla moglie. L\'incontro con Jewel avviene in maniera non proprio casuale; la ragazza, per professione o per missione, aggancia uomini e li rapina, d\'accordo con il fidanzato Utah (Andrew Silvestein). Jewel finge di aver subito un\'aggressione e Randy non può fare altro che arrivarle in soccorso. Da lì a ritrovarsela per casa il passo è breve, e altrettanto lo è sbarazzarsi di Utah, sopraggiunto per derubare Randy, che di fronte alla polizia inventa di aver colpito il rapinatore mentre stava chiudendo la cassaforte del bar. La casa e la vita del povero ragazzo in poco tempo subiscono una svolta fatta di fiori, pareti ritinteggiate di rosa e quanto altro Jewel, il cui unico desiderio è \"avere una casa che un giorno possa andare su qualche rivista di arredamento\", decida di fare. Nel frattempo anche Carl, che ha moglie e due figli, rimane molto colpito dalla ragazza e intreccia con lei una relazione a sfondo sado-maso che lo porterà dritto dritto sul lettino della psicologa. Il terzo uomo è il detective Dehling (John Goodman), che entra in scena per l\'omicidio di Utah e rivede nella candida Jewel l\'immagine della moglie scomparsa. Jewel userà il potere dell\'agente per buttare fuori di casa Randy e realizzare il suo sogno casalingo. Ma solo fino a quando non avrà trovato di meglio in Mr.Burmeister (Michael Douglas), che le promette Dvd e fontanelle in salone per portarla via con sé.     COMMENTO Un corpo da reato è lei. Durante la proiezione è tutto un sospirare da parte del pubblico maschile alla visione delle giunoniche forme di Liv Tyler, qui confezionata come una caramella, ritratta come una playmate mentre gioca e allude lavando la macchina col tubo di gomma, angelica padrona di casa tutta fiori ed essenze profumate. Le tre facce delle donne, che prima ti prendono con il sesso, poi ti si piantano in casa e alla fine ti ci buttano pure fuori. Una visione un tantino maschilista, salvata in corner dall\'ironia. Il film, che segna il ritorno di Douglas alla produzione, forte di un istinto naturale a rispecchiare le tendenze e i gusti del momento (ricordiamo \"Qualcuno volò sul nido del cuculo\", l\'esordio alla produzione del 1975, e il successivo \"Sindrome cinese\" del 79), si svolge su tre punti di narrazione differenti, seguendo i tre uomini incastrati da Jewel, tesi a descrivere il demone donna come un coacervo di distruzione biblico, un po alla Eva da paradiso Terrestre, tanto per capirci. Il regista olandese Zwart esordisce nel lungometraggio con \"un corpo da reato\" dopo aver allineato una serie di videoclip musicali e spot di successo che deformano la visuale in maniera quasi monocorde verso la cultura patinata delle riviste di moda con richiami più alti alla fotografia di Erwin Olaf, fornendo all\'immagine una tonalità quasi psichedelica nei colori pasticcosi e ricorrenti come i rosa fucsia, i verdi, i celesti, i gialli che incorniciano una Liv Tyler in \"grossa\" forma. Quasi La Chapelle in salsa vintage. Esilarante la scena alla Village People della sparatoria, sottolineata dal celeberrimo \"YMCA\", come se non bastassero a rendere efficace il richiamo il poliziotto in uniforme, l\'avvocato in versione S/M e il ragazzo della porta accanto . In definitiva un film assolutamente omosessuale, la Tyler è il prototipo della migliore amica per un gay, così tanta da tutte le parti, così rassicurante perché svela la vera natura malvagia dell\'essere femminile e quindi pone le \"nuove\" femmine dalla parte del giusto, dimostrando il teorema per cui una donna non può che distruggere la vita di un uomo, e quindi tanto vale rinunciare a queste meretrici e \"provare\" qualcosa di nuovo.     GIUDIZIO Un manifesto della Tyler che sfiora la dark comedy, con tanta pubblicità in mezzo e qualche scena simpatica. Se fosse acqua fresca almeno rinfrancherebbe lo spirito.
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