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The Walking Dead, la recensione dell'episodio 8x12

Un episodio ricco di azione che pure stenta a sorprendere. Ecco, secondo noi, il vero problema della serie

The Walking Dead

19.03.2018 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Guardando il dodicesimo episodio di The Walking Dead 8 si ha un'idea molto precisa di quale sia il problema che affligge ormai la serie. Anche una puntata ricca di azione e piccole e grandi svolte come “The Key” non riesce più di tanto a tenere desta l'attenzione. Come mai? Semplice: la serie è diventata ripetitiva nella messa in scena.
 
Perché è chiaro che lo sia diventata anche dal punto di vista narrativo. Le storie da raccontare in un drama post-apocalittico sugli zombie sono per forza di cose limitate. Ma questo non sarebbe di per sé un grosso problema: è la messa in scena energica che spesso salva storie già viste. Nemmeno la scrittura dei personaggi è un problema: certo, spesso lo staff di autori guidato da Scott Gimple ha la tendenza a gridare troppo i temi e i dilemmi interiori dei personaggi, ma a tutto passeremmo sopra se The Walking Dead fosse capace di stupirci con idee di messa in scena nuove.

 
Il guaio è che questo è oramai impossibile, e la colpa va data alla tabella di marcia della produzione e alla location scelta. Sin dai suoi esordi, The Walking Dead viene filmato nei dintorni di Atlanta, Georgia. Un luogo che ha un clima subtropicale, e se in più ci aggiungiamo che le riprese vengono effettuate nei mesi caldi, il risultato è che gli scenari sono sempre gli stessi. Nel tempo della storia sono passati anni dall'inizio della piaga zombie, ma il mancato avvicendamento delle stagioni ha un effetto straniante e ripetitivo, appunto. Mai una volta che si sia vista la neve, ad esempio, anche ora che la serie è ambientata in Virginia. Mai una volta che Rick e i suoi si siano ritrovati a dover sopravvivere a un clima inclemente, oltre che ai morti viventi e all'occasionale cattivo.
 
Pianificando la lavorazione di The Walking Dead, AMC ha involontariamente danneggiato la sua stessa serie di punta. I set ormai finiscono per assomigliarsi tutti e questo, unito alle già citate trame riciclate, ha calato un velo di noia apparentemente impenetrabile che nemmeno scene d'azione e orde di zombie famelici sembrano ora in grado di sollevare. In questo episodio abbiamo assistito a un gioco al gatto col topo tra Negan e Rick, all'arrivo di nuovi e misteriosi sopravvissuti e al voltafaccia di Simon, deciso a prendere il posto di Negan. Tutte cose importanti in vista del gran finale, ora che siamo a meno quattro episodi dalla conclusione.

 
Eppure a “The Key” manca l'energia propulsiva data da una messa in scena fresca, pur con la regia affidata al veterano Greg Nicotero. Ecco il grosso problema di The Walking Dead: più che una serie “già raccontata” è “già vista”. Se proprio dovrà andare avanti dopo la guerra contro Negan, speriamo che lo faccia cambiando forma in qualche modo. Altrimenti sarà condannata.
 
The Walking Dead va in onda il lunedì alle 21 su Fox, canale 112 di Sky. Qui potete vedere una clip e il promo dell'episodio 8x13.