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THE SKULLS - I TESCHI

THE SKULLS - I TESCHI

THE SKULLS

20.04.2001 - Autore: Fabrizio Marchetti
PROFILO CRITICO Se in una società economicamente e politicamente potente come quella statunitense la classe dirigente si formasse da loggie accademiche dalle oscure e ferree regole associative? E se alla luce della loro invisibile e soverchiante forza, tali aggregazioni segrete propinassero ai loro adepti delle disposizioni deontologiche superiori alle leggi vigenti nella realtà, cosa potrebbe accadere a chi non rispetta il loro codice? A partire da queste e da altre provocatorie riflessioni prende le mosse The Skulls, ultima fatica del regista Rob Cohen (Dragonheart, Daylight, Dragon: la storia di Bruce Lee). Costato circa 15 milioni di dollari, realizzato in collaborazione con lo sceneggiatore John Pogue (già da tempo intenzionato a sviluppare uno script che fosse tratto dalla sua personale esperienza universitaria), il film ritrae verosimilmente lorganizzazione settaria della Ivy League americana. Il nome stesso Skulls fa chiaramente riferimento alla Skull & Bones, la società segreta ed elitista più importante di Yale. I suoi appartenenti sono giovani quasi tutti provenienti dalle famiglie più ricche ed influenti della nazione e destinati ad assumere il prestigioso controllo dei più eminenti ruoli politici, economici e finanziari. A guidarli una ristrettissima cerchia di senatori, ministri, rettori, giudici e aspiranti capi dello Stato in possesso dei mezzi e delle risorse necessarie a mutuare e pianificare lattività di ogni organo istituzionale. Insomma, per dirla utilizzando una terminologia cara a Wright Mills (peraltro esplicitamente citato nella pellicola) , si tratterebbe di una élite operante nellombra ma attiva alla luce del sole nella vita sociale, politica ed economica. I principi guida che ispirerebbero la conduzione democratica del Paese si rivelerebbero così effimeri, apparenti, di facciata, unicamente concepiti per coprire le ben più radicate strategie di potere di lobby di chiara derivazione massonica. I Teschi non si presenta comunque come mera ritrattazione cinematografica della pur sempre affascinante teoria del complotto ma come racconto morale attento a cogliere importanti dinamiche giovanili riguardanti la lealtà, lamore, lamicizia, le problematiche generazionali tra padre e figlio. Secondo quanto emerge dalle alterne vicende del protagonista Luke McNamara, un povero ma brillante studente di Yale chiamato inaspettatamente a far parte della più imponente confraternita segreta del suo college, sembrerebbe proprio il conflitto a costituire il nucleo tematico dellopera coheniana. Non a caso, lassoluta presenza quasi necessitante della guerra (Cè sempre una battaglia da combattere) e lo stesso codice normativo dellorganizzazione degli Skulls (la regola numero 119 che prevede la sfida ed il duello tra i soci appartenenti) spingeranno il giovane dapprima a misurarsi con la veemente reazione di dissenso dellamico Will (Se qualcosa è riservata ad unélite non può condurre a nulla di buono) e quindi a confrontarsi con il suo gemello di sangue Caleb. Lo stesso Caleb è un personaggio che vive allinsegna di un profondo contrasto familiare, quello che lo oppone al padre Litten e lo rende succube del suo pensiero. Solo la presa di coscienza del ragazzo intesa come catartico pentimento dinanzi lingiustizia perpetrata dalla eminente società segreta riuscirà a riequilibrare le sorti del racconto e a favorire un felice epilogo. Insomma, The Skulls riesce a convincere soprattutto per la molteplicità dei piani di lettura con cui è stato costruito e con cui può essere analizzato. Non gode certamente della compiuta articolazione e complessità dei romanzi di Grisham ma riesce comunque ad avvincere lo spettatore attraverso un ritmo frenetico ed incalzante, garantito dalla sapiente alternanza di primi piani e campi lunghissimi, ampie panoramiche prive di tagli (suggestiva linquadratura aerea della gara di canottaggio) e veloci movimenti di macchina. Vivace anche la colonna sonora che propone armonicamente componimenti orchestrali di Randy Edelman e vibranti brani big beat come quelli di Fatboy Slim. Molto buona poi linterpretazione di Joshua Jackson, la celebre star del serial televisivo Dawsons Creek. Quello che piace di più dello stile recitativo del giovane talento è la capacità di trasmettere emozioni e sensazioni differenti attraverso un eclettismo comunicativo esplicantesi a livello gestuale. La tenerezza e sincerità che traspare dai lineamenti del suo volto ne completano infine il ritratto, accrescendone il fascino di uomo qualunque e legittimando almeno in parte lopinione di chi lo accostato a Spencer Tracy e Tom Hanks.
PROFILO TECNICO Buon dvd singolo strato proposto in formato 1.85:1 anamorfico. La luminosità ed il contrasto non sono sempre sufficientemente ottimizzati, presentando in situazioni di luce critica opacità ed aberrazioni che comunque non inficiano troppo la complessiva visibilità del prodotto. Il croma è abbastanza ampio e privo di significativi difetti, anche se a volte rimane un po confuso negli elementi del background. Compressione discreta ma non perfetta: alcune lacune emergono a livello di instabilità e lieve pixelatura. Differentemente da quanto riporatato in copertina, la traccia audio Dolby Digital in italiano sfrutta i 5.1 canali nel migliore dei modi. I diffusori anteriori si mantengono iperattivi e splendidamente sintonici con la cassa centrale, contribuendo ad accrescere il generale grado di coinvolgimento. Canale .1lfe estremamente ricco di enfasi e fondamentale nella caratterizzazione intensa e profonda dei bassi. La sezione posteriore, infine, riserva numerose sorprese, proponendo effetti di notevole direzionalità. Di minore impatto è la traccia inglese codificata in Dolby Digital Stereo Surround.
EXTRA Decisamente convincente è lofferta del dvd in materia di contenuti speciali. Menù interattivi ottimamente confezionati, con un grado di accuratezza di encomiabile valore. Le interviste ai protagonisti da un lato, le tre schede biografiche dallaltro costituiscono la sezione specificamente informativa sul cast and credits. Molto interessante è invece la possibilità di visionare alcune scene inedite, non presenti nella versione cinematografica distribuita in sala. Completano il quadro i trailer del film nelle due principali versioni linguistiche (inglese ed italiano).