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"The Sex Pistols: oscenita' e furore"

"The Sex Pistols: oscenita' e furore"

Sex Pistols

09.03.2001 - Autore: Beatrice Rutiloni
Londra, 1976. La disoccupazione ha raggiunto i suoi massimi storici, le bombe lanciate dallIRA sono allordine del giorno, in più un dilagante sciopero degli spazzini riempie le strade della città di tonnellate di rifiuti. In questo scenario apocalittico si forma il nucleo dei futuri Sex Pistols, vale a dire Steve Jones e Paul Cook, che si conoscono dai tempi delle elementari, cui si aggiunge Glen Matlock, la prima creatura nata dalla mente di Malcolm Mc Laren, che diverrà più tardi il manager della band. Tutto inizia in un negozietto di Kings Road, Let it rock, gestito da Mc Laren e dalla sua compagna ,Vivienne Westwood. Tuttintorno stracci dispirazione feticista, lattice, borchie, tutto ciò che potesse creare contrasto con il look predominante dellepoca, pantaloni a zampa delefante e capelli lunghi o reminescenze mods. Bisognava trovare un cantante, John Lydon era già una star, perché si sentiva tale. Fu preso subito, seppure con qualche contrasto da parte di Steve Jones, che lo considerava troppo intellettuale. Il soprannome rotten (marcio) gli fu appioppato per i suoi terribili denti. Con questa formazione i Pistols cominciarono ad esibirsi in qualche locale prendendo quale dimora semi fissa il 100 club. Da subito il gruppo si fa una fama ben precisa, ad ogni concerto succede qualcosa di eclatante, risse, sangue, sputi sul pubblico, la stampa comincia subito ad interessarsi al fenomeno. Le case discografiche li mettono sotto contratto a turno, prima la EMI, poi la A&M ,infine la Virgin, e la storia è sempre la stessa, alla fine li pagano per andarsene. John Simon Ritchie, alias Sid Vicious , viene reclutato come bassista al posto di Glen Matlock nel 1977, lo stesso anno del Giubileo dArgento della Regina. Mc Laren affitta un barcone sul Tamigi dove la band canta la canzone scritta apposta per levento God Save the Queen. La polizia interviene e arresta il manager. I Pistols sono banditi dalle radio per oltraggio alla corona, ma il giorno seguente il disco, pur non essendo reperibile nei negozi e censurato per le radio, è al primo posto della uk chart. Questo episodio segnerà la punta della parabola della breve vita dei Pistols. Col successivo tour americano le cose degenerano, Rotten lascia il gruppo e Vicious si rinchiude sempre di più nella droga con la sua compagna, Nancy Spungeon, mentre Cook e Jones vanno in Brasile. Il tragico epilogo avviene nellottobre del 78, con la morte della Spungeon, trovata riversa sul pavimento del bagno della celebre stanza 100 del Chelsea Hotel a New York, in seguito a una ferita da coltello. Vicious, accusato di omicidio, la seguirà il 2 febbraio del 1979 con una overdose, mentre era in carcere in attesa del processo.   Il commento Questa è la storia dei Sex Pistols, il gruppo-icona del punk a livello mondiale, non tracciata dalle manipolazioni del loro manager Malcolm Mc Laren. Un documentario ricco di immagini di repertorio prese da varie fonti, televisive, videointerviste, giornalistiche, che tira le somme di un substrato socio culturale unico, il solo che poteva originare un movimento tanto intenso e di breve durata. Perché il punk è durato due anni, non di più. La deformità, lautoironia, la non omologazione, tutto svanì non appena tutto questo si trasformò in un movimento. Allora divenne moda. The great rocknroll swindle, il precedente film sul punk, diretto da Temple nel 1980, era un film tramato, ordito e diretto, in realtà, da Mc Laren, il suo ennesimo atto di egocentrismo, un modo di dire comè facile creare un movimento dal nulla e farci soldi sopra con tanto di regole da seguire. John Lydon si rifiutò sempre di parteciparvi. Lintento di The filth and fury è invece quello di raccontare una verità, e tutti i componenti della band, compreso Vicious per cui è stata utilizzata una testimonianza che mette in luce il carattere influenzabile di colui che ha rappresentato il punk come ideologia di distruzione, hanno accettato di farsi intervistare. Anche se non si vedeno mai in faccia emerge dalle parole, in particolare proprio da quelle di Rotten, la storia della band, finalmente non gonfiata da trovate pubblicitarie: Ci sono state persone che si sono inventate di aver orchestrato tutto, che la band in fondo non faceva quasi nulla. Questa non è affatto la verità. Non eravamo un complotto di matrice borghese. Tutto quello che facevamo era istintivamente working class .   In sintesi La docu-verità sulla band inglese a venti anni di distanza. Con il senno di poi da parte di chi lha vissuto.   Il giudizio La politica di un paese non è mai stata così ben manifestata in musica come nella leggenda dei Sex Pistols. Da non perdere per capire gli Eminem dei nostri giorni. Volendo approfondire letica del No-Future si consiglia vivamente la lettura della bibbia del punk Englands dreaming di Jon Savage.   THE SEX PISTOLS: OSCENITA E FURORE di Julien Temple. Cast: John Lydon, Sid Vicious, Paul Cook, Steve Jones, Glen Matlock, Nancy Spungeon, Malcolm mc Laren, Vivienne Westwood. Prodotto da Jersey shore/ Nitrate Film distribuito da Bim.  
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