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The sentinel

Action-movie molto curato nella caratteristiche tecniche e dotato di un gran cast: Michael Douglas, Kim Basinger e Kiefer Sutherland

The Sentinel

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
L’agente segreto Pete Garrison (Michael Douglas) protegge la famiglia presidenziale da ormai vent’anni, ed è considerato il migliore sulla piazza. Al momento è assegnato alla First Lady Sarah Ballentine (Kim Basinger), quando viene scoperto un complotto per uccidere il presidente. Il problema più grave sembra essere quello di una “talpa”, o meglio di un traditore all’interno dei servizi segreti che sta sabotando le misure di sicurezza per facilitare l’attentato. Per una serie di circostanze fortuite Garrison viene sospettato di essere la spia, ed inizia una caccia all’uomo nel tentativo di arrestarlo. Sulle sue tracce si sguinzaglia uno degli agenti più astuti, il suo ex-amico David Breckinridge (Kiefer Sutherland). Come riuscire a catturare il fuggitivo, e soprattutto cosa nasconde veramente Garrison, intento comunque a proteggere il presidente dalla minaccia di morte?

La partenza di questo lungometraggio è piuttosto coinvolgente: secca, asciutta, molto ben calibrata nel ritmo narrativo – varrebbe forse la pena leggere il romanzo da cui il film è tratto, scritto da quel Gerald Petievich che  a metà anni ’80 ci aveva regalato un poliziesco assoluto come “Vivere e morire a Los Angeles” (To Live and Die in L.A., 1985) di William Friedkin. La sceneggiatura all’inizio sembra mescolare con intelligenza le rispettive trame di “Senza via di scampo” (No Way Out, 1987) e “Nel centro del mirino” (In the Line of Fire, 1993), costruendo un puzzle divertente da seguire. Questo per quanto riguarda la prima metà, perché dopo il secondo punto di svolta narrativo  la storia si sfalda, ad evidente scapito della tensione. “The Sentinel” diventa allora un action-movie abbastanza scontato anche nella messa in scena, ordinata a nulla più. A salvare parzialmente il risultato ci pensano due attori di consumato mestiere come Michael Douglas e Kiefer Sutherland, adatti ai rispettivi ruoli. Molto poco convincenti invece le due star femminili della pellicola: se Eva Longoria ha comunque dalla sua un bel visino sinuoso, la Basinger invece si aggira per il film spesata e quasi catatonica, confermando di essere un’attrice ahinoi troppo sopravvalutata.

Thriller che purtroppo non mantiene le premesse del suo bell’incipit “The Sentinel” è un’opera d’intrattenimento confezionata con cura nelle caratteristiche tecniche, ma con dei vistosi buchi ed ovvietà di sceneggiatura –scritta da George Nolfi – che ne minano credibilità e presa emozionale sullo spettatore. In questo genere si sono viste ben altre prove (tutti i film citati sopra ad esempio) e ben altre costruzioni drammaturgiche. Aspettiamo Clark Johnson al lavoro su una struttura narrativa più forte e coerente, e potremmo giudicare con maggiore lungimiranza il suo occhio che comunque non sembra scarso. Stiamo ovviamente parlando di cinema del tutto commerciale, sia ben chiaro…
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