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THE GUILTY

"The guilty"

the guilty

14.04.2003 - Autore: Luca Persiani
Ben venga la scelta di concepire un thriller in cui allo spettatore è concesso il vantaggio di una visione onnisciente, di un sapere incondizionato, rispetto ai personaggi condannati alle proprie manovre e ignari del disegno complessivo in cui sono inseriti. Ma il regista e gli sceneggiatori allungano il brodo finendo per contaminarlo con delle inverosimiglianze palesi invece di compattare una storia che poteva offrire spunti di interesse senza certamente distinguersi per originalità. Il metodo legale dellavvocato Crane non si discosta poi molto dalla superbia con cui crede di farsi beffe delle persone che incontra nella vita di tutti i giorni. La pratica di distruggere il buon nome delle persone è larma a doppio taglio che lo incastra per colpa di una donna, Sophie, che gioca nel film il ruolo doppio di vittima e di portatrice di uno squilibrio da risanare. Preda sessuale prima e sventurata custode di quella verità che vale trentamila dollari dopo. Lei muore e anche il film finisce per disgregarsi per effetto dellimprudente scelta di mettere troppa carne al fuoco. Lavventatezza finale di Crane, inoltre, insinua più di un dubbio: Un tale sprovveduto poteva essere così spietato nelle aule di tribunale?  
FILM E PERSONE