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TANGO

TANGO

DVD

29.03.2001 - Autore: Fabrizio Marchetti
PROFILO CRITICO Non più il flamenco di Carmen Story ma il tango come nuova espressione di un linguaggio figurativo e metaforico. Non più il teatro come modalità artistica privilegiata ma il cinema come possibilità comunicativa egemone. Tango del talentuoso Carlos Saura si può commentare in questa transizione, in queste scelte, in questi cambiamenti. Il fatto è che, dal confronto col suo illustre antecedente, il nuovo film non costituisce affatto un passo in avanti ma, piuttosto, un evidente ed inspiegabile passo indietro. Lo spunto metacinematografico non è ben sviluppato, fermandosi ad unanalisi soltanto superficiale degli spunti inscenati dalla rappresentazione filmica. I risvolti socio politici accennati (lidea di ascoltare e ballare la musica come sfogo liberatorio di chi è stato per troppo tempo oppresso dalle scelte politiche di Pinochet), linopportuna parentesi riflessiva sui meccanismi che disciplinano lorganizzazione mafiosa, leccessiva enfasi riposta nellamore passionale dei protagonisti, sono tutti elementi che compaiono disordinatamente in una narrazione che riesce a sorreggersi solo sulle trovate visive di Vittorio Storaro. E infatti la fotografia con lo sperimentalismo dei suoi giochi di luci ed ombre lunico aspetto da salvare della pellicola. Anche la parte coreografica dedicata ai balletti, seppur accuratamente ricercata, finisce per risultare a lungo andare pesante e monotona. Neppure la bravura stilistica degli interpreti (nel ballare ma non nel recitare) riesce a risollevare le sorti di una prodotto eccessivamente retorico nei contenuti, venale nellutilizzo di luoghi comuni e tedioso nel suo svolgimento.  
PROFILO TECNICO Il fronte video del prodotto realizzato e distribuito dallIstituto Luce è di pessima fattura. Le immagini in formato anamorfico non sono quasi mai ben definite, risentendo di un drammatico livello di encoding. La qualità complessiva risulta compromessa da unevidente pixelatura di fondo. Gli elementi del background vengono costantemente penalizzati nella resa da un pressoché imperituro effetto freezing che determina lartificiale e fastidiosissima scattosità delle sequenze. Il croma è ricco ma non sufficientemente solido, essendo di fatto contrassegnato da gamme fluttuanti, tendenzialmente appiattite a tonalità biancastre o nerastre. Nonostante tutto, i colori rimangono accesi e di esasperata vivacità come da preliminare scelta stilistica. Luminosità e contrasto non sembrano sempre perfetti. La parte audio, invece, è di ottima definizione e presenta una doppia codifica multicanale per la traccia in lingua italiana (semplice stereo surround, invece, per la versione originale in spagnolo). Il DTS per ovvie ragioni ottimizza il rendimento sonoro sotto molteplici punti di vista: spazialità tra i diffusori, armonica separazione dei suoni e delle musiche dai dialoghi, perfetto utilizzo delle casse del fronte anteriore e di quello posteriore, livello elevato di dettaglio nelle frequenze alte. Dal canto suo, il DD 5.1 canali si attesta su gradi apprezzabili di qualità sonora. Lascolto rimane ottimo, anche se questa volta è il livello delle frequenze basse a risultare maggiormente coinvolto. Dialoghi non sempre comprensibili.  
EXTRA La sezione dei contenuti speciali non brilla certamente per innovazione ed ampiezza. Laccesso diretto alle scene è unopzione presente ma non regolata da criteri numerici (le diverse sequenze sono pertanto solo etichettate nominalmente). Oltre al trailer cinematografico, lofferta include uninteressante intervista di Vittorio Storaro che argomenta sapientemente alcune scelte del film attraverso la sua lunga esperienza di direttore della fotografia. Possibilità di selezionare lopzione per i sottotitoli italiani per non vedenti.  
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