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Tandem

Il maestro francese Patrice Leconte racconta l'amicizia tra due personaggi fuori dal tempo, sulle orme di Don Chisciotte e Sancho Panza.

Tandem

12.04.2007 - Autore: Vanessa Bozzi
Regia: Patrice Leconte cast: Gérard Jugnot, Jean Rochefort, Sylvie Granotier   Mortez è un signore di mezza età che da anni conduce il quiz radiofonico "La lingua del gatto". Rivetot è il fedele seguace che da vent'anni è sempre al suo fianco, un po' fratello, un po' segretario, ma molto amico. Un alter ego, quasi, che gli organizza i viaggi, guida la sua vecchia Ford, contratta per lui il prezzo delle camere d'albergo, gli stira le camicie, gli fa le iniezioni, sempre con la stessa ammirata devozione. Ma cosa succederà adesso che stanno per sopprimere la trasmissione la lingua del gatto ? e ancora Mortez non lo sa? ma Rivetot sì.   Tandem è la storia di due persone su uno stesso mezzo, sugli stessi sentieri della vita. Il racconto di un'amicizia intensa, anche sgangherata se volgiamo, ma leale come solo le disinteressate amicizie maschili sanno essere. Una storia di fedeltà e devozione, un legame tra due uomini in cui però nemmeno per un momento si insinua l'ombra dubbiosa della sessualità. Tandem diventa così una favola dei giorni nostri, una moderna versione di un romanzo d'altri tempi, in cui Mortez e Rivetot sono due moderni Don Chisciotte e Sancho Panza o Don Giovanni e Sgaranello. Uno spaccato di vita amaro e poetico, allo stesso tempo leggero e divertente che ben è stato diretto dal maestro francese Patrice Leconte.   Ottime, addirittura magistrali, le interpretazioni dei due attori protagonisti: Mortez-Jean Rochefort (lo si ricorderà nella trilogia di"Angelica" negli anni '60 di e ne "Il marito della parrucchiera dello stesso Leconte) e Rivetot-Gérard Jugnot e dei personaggi femminili di passaggio, Sylvie Granotier la libraia e Julie Jézéquez nei panni di una cameriera. Instancabilmente curioso e delicato l'occhio della cinepresa del maestro Leconte puntato, a volte con ossessiva attenzione altre con finta distrazione, sui due mezzi mondi che divento uno solo dei protagonisti, come i due manubri dello stesso tandem appunto. Il bianco e il nero, indispensabili l'uno all'altro, così cono Mortez e Rivetot, espressione della solidarietà del genio e della modestia, trionfo della stravaganza e dell'umiltà "Sono l'uno la ciambella di salvataggio dell'altro" ha detto lo stesso Leconte in conferenza stampa.   E tra un cast tecnico e artistico tutto francese, segnaliamo un piccolo orgoglio italiano, una canzone di Riccardo Cocciante realizzata direttamente per la pellicola.
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