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Smetto quando voglio Ad Honorem, recensione: da hater a supereroi nel capitolo finale della saga

Un terzo film che incorona definitivamente i supereroi italiani senza scimmiottare gli americani

Smetto quando voglio - Ad Honorem 

Smetto quando voglio - Ad Honorem 

23.11.2017 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Il 31% dei lavoratori degli Enti pubblici di ricerca del nostro Paese è precario. Di fronte a questi dati raccontati da Repubblica e relativi al 2016, cosa fa il cinema di Smetto quando voglio 3? Usa il tema 'precarietà' per costruire una storia universale che non è altro che l'interrogazione su quale sia il posto dell'odio provato oggi da una generazione che legittimamente detesta chi l'ha impoverita e bistrattata. E come nei grandi conflitti etici tipici dei fumetti, i protagonisti-eroi di SQV devono decidere da che parte stare. Se appunto militare nell'odio perpetuo per la classe dirigente, sentimento che nel film porta alla vendetta e allo stragismo, o se comportarsi da supereroi che dimenticano l'appeal del Male in nome della salvaguardia delle generazioni successive o della sopravvivenza personale.

 
Qui però non abbiamo gli X-Men che devono scegliere se punire chi li ha disprezzati per il loro essere freak, ma un esercito di precari frustrati e violati che forse rifiuteranno la violenza contro gli innocenti nonostante l’espropriazione di soldi, risorse e dignità. Il film azzarda quindi una domanda fondamentale del nostro tempo: fino a che punto l’odio e la frustrazione possono tenere i ‘giusti’, le vittime, i lavoratori oppressi, dal lato del Bene? Il sopruso vissuto sulla propria pelle legittima il sangue sparso in un ipotetico futuro?

E inoltre, cosa può fare alla fine questa generazione di tanto rancore e di fronte alla possibilità di vendicarsi violentemente? Insomma, bisogna essere a un certo punto, e pur se cresciuti nello stesso ambiente avvelenato e vituperato del criminale Walter Mercurio (Lo Cascio), banditi, o campioni? Girardengo o Sante, come cantava De Gregori in una celebre canzone, Magneto o Professor X? La banda di narco-produttori e narcotrafficanti, Edoardo Leo, Libero De Rienzo, Pietro Sermonti, Stefano Fresi, Paolo Calabresi, Valerio Aprea, Lorenzo Lavia, Giampaolo Morelli e anche Neri Marcorè, è quindi messa davanti al conflitto finale. 

 
Francamente in un paese dove gli slogan della politica cavalcano l'odio piuttosto che gestirlo, con l'impressione che l'intera questione gli stia sfuggendo davvero di mano, la lotta interiore di SQV 3 è molto attuale, riflessiva, matura, divertente, non solo rispetto al proprio universo narrativo ma soprattutto in virtù del materiale sociale ed extra-narrativo a cui allude con intelligenza. L'universalità del resto è il principio cardine delle grandi storie. E con Smetto quando voglio Ad Honorem anche noi italiani abbiamo la nostra epica. 
 
Smetto quando voglio Ad Honorem, in uscita il 30 novembre 2017, è distribuito da 01 Distribution.