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Sinbad, eroe dei sette mari

Sinbad - la leggenda dei sette mari, un nome che evoca coraggio e rischio in una storia ispirata alla mitologia greca e all'affascinante amicizia tra Damone e Finzia.

Sinbad

19.12.2003 - Autore: Teresa Manuela Plati
Chi non ha mai letto, almeno una volta, uno dei racconti delle Mille e una notte con le sue parole cariche di sogno e magia, azione e avventura? La Dreamworks con Sinbad - La leggenda dei sette mari, nelle sale dal 19 dicembre, a questo pensava quando ha dato vita a questo splendido cartoon.   Brad Pitt, Catherine Zeta–Jones, Michelle Pfeiffer, Joseph Fiennes e Dennis Haysbert sono i nomi da Oscar che hanno prestato le voci ai protagonisti del film, che nella versione italiana - distribuita dalla United Pictures - sono quelle di Pino Insegno (Sinbad) e Claudia Gerini (Marina).   Temerario, imprudente e ardito Sinbad ha solcato i sette mari a caccia di guai e finalmente viene accontentato. Accusato ingiustamente di avere rubato il libro della Pace – uno dei tesori più preziosi del mondo – Sinbad ha la possibilità di recuperare il prezioso oggetto impedendo la morte di Proteo, principe di Siracusa e suo migliore amico. Decide di infischiarsene e fa rotta verso le isole Fiji alla ricerca di sole e divertimento.   Ma qualcuno rovina i suoi piani: Marina, la seducente fidanzata di Proteo, si imbarca clandestinamente sulla nave per assicurarsi che la promessa venga mantenuta. Inizia per la coraggiosa leggenda dei sette mari un periodo difficile: Eris, la Dea del caos - rivelandosi perfettamente all’altezza della sua cattiva fama – scatena la furia degli elementi e aizza contro la ciurma della Chimera creature mostruose e temibili conducendoli in luoghi spaventosi.   Sirene ammaliatrici con il loro soave canto, che tentano di accogliere i marinai nelle braccia della morte; un gigantesco pesce – atollo, che trascina la nave in una corsa furiosa; l’aquila Rok, predatrice sanguinaria fino a giungere alle porte di Tartaro.   Punto dove i confini del mondo noto finiscono e l’universo, con il suo mistero, si apre a Sinbad e Marina che decidono di varcarle per recuperare il libro. Il mondo di Eris la rispecchia: evanescente, fluttuante è sospeso in uno spazio infinito, costellato di stelle e simboli celesti vivi e al servizio dell’immenso potere della Dea.   I due precipitano in un oceano desertico che lascia intravedere, tra il movimento delle dune, città perdute, dimenticate. Cosmo inimmaginabile. Come ha osservato uno dei produttori Jeffrey Katzenberg (Shrek): “Le avventure di Sinbad ci hanno offerto la possibilità di creare un mondo mozzafiato popolato da esseri bizzarri. Il bello dell’animazione è proprio questo: consente di condurre gli spettatori in luoghi unici, straordinari”. Un mondo sofisticato realizzato dall’integrazione di animazione tradizionale in 2D e l’ormai nota animazione computerizzata in 3D sotto la supervisione di Dan Wagner.   Un lavoro durato circa tre anni, basato sulla sceneggiatura di John Logan (Il gladiatore), diretto da Tim Johnson e Patrick Gilmore e la coproduzione di Katzenberg e Mirelle Soria (Spirit – Cavallo Selvaggio).