SHARK ATTACK

La presenza di Casper Van Dien, che ricordiamo come uno dei giovani soldati di \"Starship Trooper\", potrebbe essere l\'unico motivo di interesse verso l\'ennesima variazione low-budget sul tema dello squalo assassino, tema recentemente rivitalizzato dal peraltro ottimo blockbuster \"Deep Blue Sea\", di Renny Harlin. Fra belle riprese di repertorio di squali che addentano esche e qualche rapidissima inquadratura del pesce (decisamente) finto che è l\'unico, povero effetto speciale della pellicola (non c\'è traccia di effetti digitali), si trascina una trama stancamente ricalcata su mille altre, priva di qualsiasi originalità e tensione, supportata da una regia anonima allo stesso livello. Non da meno sono gli attori. Un prodotto exploitation di chiaro stampo televisivo, privo di qualsiasi fascino a parte le prodezze da documentario degli squali ripresi dal vivo. Il cinema come regno incontrastato del \"montaggio concesso\": quasi mai nella stessa inquadratura l\'aggressore marino e la sua vittima, un lavoro di \"taglia e cuci\" di immagini vere e \"ricostruite\" massiccio e non troppo certosino, poca azione e brividi. Manifesto dell\'intrattenimento distratto. Con un seguito (probabilmente realizzato back-to-back) sempre prodotto da Avi Lerner, Danny Dimbrot e Trevor Short della Nu Image.