NOTIZIE
Scream 3
Scream 3
04.06.2001 - Autore: Fabrizio Marchetti
PROFILO CRITICO
Chi pensa che i sequel vadano incontro ad un naturale e scontato degrado qualitativo, vedendo Scream 3 dovrà decisamente ricredersi. Lepilogo della fortunata serie horror inaugurata da Craven nel 1996 riesce a convincere, anche non raggiungendo loriginalità ed il rigore espressivo della prima pellicola.
La formula alchemica appare cambiata a partire dal dosaggio degli ingredienti: meno sangue e più humor, quasi a testimoniare una camaleontica ed interna trasformazione di genere. Dallo splatter si passa al grottesco e viceversa: sussulti (a dire il vero in numero esiguo) e risate si alternano paradossalmente in un susseguirsi di cammei e citazioni. Intendiamoci: si ironizza con intelligenza, non si scade nel demenziale (per assistere a qualcosa del genere si dovrà attendere luscita di Scary Movie), invitando lo spettatore a riflettere su alcuni precisi meccanismi cinematografici. Tale sottile vena umoristica traspare tanto nelle sequenze più drammatiche (si pensi su tutte a quella in cui David Linus Arquette si ritrova a sperimentare sulla sua pelle la teoria secondo cui i coltelli lanciati a distanza dal killer di turno possono colpire la testa della vittima anche dalla parte del manico e non per forza dalla parte tagliente) quanto in quelle più statiche e dialogate. Se da un lato permane lintento di rendere omaggio al cinema di paura dellultimo ventennio, focalizzando lattenzione sui dispositivi stereotipici del sottogenere slasher (morti violente procurate da armi da taglio), dallaltro, la riflessione metafilmica dellautore va gradualmente assumendo i toni di una digressione psicologica. E così che lingegnoso gioco a quiz praticato dallassassino di Woodsboro diviene il gioco delle finzioni e degli alter ego collettivi. Stab 3 ricalca Scream 3, il cast del primo è ispirato ai protagonisti del secondo, i copioni delle pellicole si sovrappongono in un continuum di parallelismi, che testimoniano come non sia più solo lidentità del maniaco a rimanere celata dietro la maschera ispirata a Lurlo di Munch. Laffrancamento dai pregiudizi, lambiguità del rapporto reale-apparente richiamano pertanto lesigenza stilistica di un effettivo abbattimento delle certezze da cui scaturisce la regola finale di una trilogia horror, scrupolosamente enunciata in un filmato vhs. Lo shock e limprevedibilità della scena finale compensano, inoltre, la limitata velocità ritmica della prima parte del prodotto, anche se rimane limpressione che la complessiva qualità della sceneggiatura di Ehren Kruger lamenti significative carenze rispetto alloriginario lavoro di Kellin Williamson. Acuto, rigenerativo, irrefutabile. Segue una logica consona alla politica metacinematografica avviata dal cineasta già a partire da Nightmare Nuovo incubo (1994).
Da sottolineare, infine, le apparizioni di Roger Corman, Carrie Fisher e Kevin Smith come omaggio ai cinefili più incalliti.
PROFILO TECNICO
Il video, in formato 2.35:1 anamorfico, è di eccellente qualità. Contrasto e luminosità di grande stabilità e risoluzione, tanto più accurata quanto più si analizzano i particolari di background. Croma ricco e sufficientemente profondo che rimane tale senza accenno di flessioni. Encoding di pregevole caratura, frutto di una compressione esemplare. Immagini al massimo della nitidezza e della fluidità. Laudio DD 5.1 non tradisce le aspettative, mostrandosi allaltezza della situazione tanto nella traccia italiana, quanto in quella inglese. Fronte anteriore costantemente impegnato e ricco di timbrica, con un centrale ben settato nei dialoghi e con le casse dx/sx ben direzionate. Sezione rear particolarmente efficace proiettata ad un coinvolgimento sempre crescente. Bassi complessivamente convincenti, ben integrati da un discreto funzionamento del subwoofer.
EXTRA
Sezione extra di grandissima rilevanza, sia per quanto riguarda lo spessore qualitativo dellofferta, sia per la sua estrema varietà. Si parte da una schermata che invita a selezionare la lingua principale; si giunge quindi ad un menù animato che permette laccesso alla selezione dei capitoli, alla scelta delle opzioni audio e alla parte riguardante i contenuti speciali veri e propri. Di qui il rinvio ad un ulteriore schermata comprendente una divertente sintesi dei fuoriscena (il compleanno di Acquette è formidabile), le biografie del cast artistico e tecnico, il trailer promozionale della colonna sonora, il videoclip hard rockWhat if dei Creed, il trailer cinematografico originale e quello realizzato per la distribuzione internazionale (con tanto di sottotitoli in italiano). A completare il pacchetto sono tre importanti contenuti (uninteressante finale alternativo, alcune scene tagliate e la possibilità di attivare il commento audio al film), tutti rigorosamente commentati dal regista Wes Craven, dal produttore Marianne Maddalena e dal montatore Patrick Lussier.