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Scott Pilgrim vs. the World - La nostra recensione

Il piccolo grande film di Edgar Wright colpisce nel segno e travolge lo spettatore in una spassosa avventura condotta da un perfetto Michael Cera

Scott Pilgrim vs. the World - Michael Cera

19.11.2010 - Autore: Pierpaolo Festa
To geek or not to geek?… questo non è un problema per Edgar Wright che, alla sua prima produzione made in USA, sceglie i fumetti di Bryan Lee O'Malley incentrati sulle avventure di un ragazzo dal cuore spezzato che ritrova l’amore. Per averlo sarà disposto ad affrontare i malefici sette ex fidanzati della sua nuova ragazza.

Kieran Culkin, Michael Cera e Mary Elizabeth Winstead in Scott Pilgrim vs. the World

Il regista de “L’alba dei morti dementi” e “Hot Fuzz” riesce a trasformare la macchina da presa in una console, facendo del suo protagonista un eroe da videogame, pronto ad affrontare qualsiasi sfida. E più andrà avanti, più salirà di livello e la sua missione si farà ancora più impossibile. Il filmmaker inglese azzecca in pieno il cast, affidando a Michael Cera (che più nerd non si può) il ruolo del protagonista e circondandolo di giovani volti di talento come Anna Kendrick (già notata in “Tra le nuvole”) e Kieran Culkin,  fratello del più celebre Macaulay che ha il ruolo migliore del film nei panni del coinquilino Wallace. E perfino i cattivi con le apparizioni di Jason Schwartzman, Brandon Routh e il futuro Capitan America Chris Evans regalano alla pellicola una marcia in più.

Michael Cera e Mary Elizabeth Winstead in Scott Pilgrim vs. the World

L’avventura di Scott Pilgrim viene sviluppata nel più totale intrattenimento con Wright che gioca costantemente al rilancio e che si sbizzarrisce in ogni genere di split-screen e rallenti. E intanto il suo protagonista si interroga su quanto sia disposto a fare nel nome dell'amore, notando sempre di più che la sua bella (interpretata da Mary Elizabeth Winstead che cambia colore di capelli ogni dieci minuti) porti con sé un oceano di complicatezza e che definirla lunatica sarebbe un eufemismo. Dai sentimenti verso la ragazza, il protagonista comincia anche a capire quanto sia necessario rispettare se stessi per essere amati davvero. Il tutto mentre il regista si diverte a sperimentare il videogame nel live-action come mai era stato fatto prima, preferendo i vecchi 8 bit in stile Nintendo anni Ottanta all’alta tecnologia e ricordandosi che lo spettatore non deve mai rimanere passivo in questo genere di film

Michael Cera in Scott Pilgrim vs. the World

Scott Pilgrim vs. the World” rappresenta anche un ulteriore passo avanti nel rapporto cinema e fumetto: lontana dai superhero movies della Marvel, la pellicola di Wright dice qualcosa di nuovo sull’argomento, come già avevano fatto Rodriguez e Frank Miller in “Sin City”. E nel ricordare il passato dei protagonisti, si ricorre anche all’uso dei disegni originali dei fumetti di O’ Malley. Il tutto in un crescendo di spasso che fa del film una vera opera cool.

La pellicola è distribuita nelle sale dalla Universal Pictures

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