NOTIZIE

Sangue

Libero De Rienzo esordisce nella regia con questo film sperimentale, eccessivo, anticonformista, povero e allo stesso tempo ambizioso

Sangue - la morte non esiste

12.04.2007 - Autore: William Chioccini
Sangue” racconta un giorno nella vita di Iuri (Elio Germano) e di sua sorella Stella (Emanuela Barilozzi). Iuri, un ragazzo non integrato, paranoico e ribelle, è innamorato di Stella, ma non sa che lei è in partenza per New York, dove è stata accettata in una scuola di ballo. Iuri scopre la verità durante un rave party e, complice la presenza di Bruno, uno schizzato allo stato puro, dà inizio ad un vortice di eventi fatalmente votati alla tragedia.

Libero De Rienzo esordisce nella regia con questo film sperimentale, eccessivo, anticonformista, povero e allo stesso tempo ambizioso. Per raccontare la storia dei due fratelli, De Rienzo si mette alla ricerca di un linguaggio proprio e particolare, risultando a volte caotico e disordinato, ma col pregio di tentare almeno di smuovere le acque in un panorama fin troppo immobile come quello del cinema italiano.

Il film, presentato al Festival di Locarno 2005, ha ricevuto sia apprezzamenti sia aspre critiche; difficilmente lascia indifferenti, o lo si ama o lo si odia. E’ un film decisamente schierato, che adotta un punto di vista ben preciso (quello del regista) e non s’interroga mai su questa scelta. De Rienzo ha il merito di dire quello che pensa senza fare sconti a nessuno, realizzando un’opera onesta per quanto eccessiva e confusa, criticabile e non condivisibile. Di solito si cerca di accontentare tutti, di fare il “politicamente corretto”; “Sangue”, più che accontentare, destabilizza. Bravi i giovani attori e particolarmente riuscita la parodia finale dei simboli del potere civile e religioso, anche se imbevuta di una retorica eccessiva e banale. Tanta buona volontà e tanto sentimento mischiati ad una sempre pericolosa mancanza di misura danno come risultato un film sbilanciato e controverso.