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Racconto di un autunno francese

Racconto di un autunno francese

belfagor

25.07.2001 - Autore: Valeria Chiari
Lestate è un momento di meritato riposo sopratutto per chi ama molto il cinema e non ha perso quasi nessuno dei film della stagione passata. Una stagione dominata da gustosissimi film europei e non solo dai soliti filmoni americani e durante la quale abbiamo assistito alla rinascita del cinema italiano, che in realtà non era mai morto, ma solamente assopito. Le giornate professionali di Sorrento hanno anticipato le prossime uscite, e tra lattesissimo Diario di Bridget Jones, la terza parte delle avventure nel Parco Giurassico e il pubblicizzatissimo Signore degli anelli, arrivano anche film europei di respiro decisamente internazionale. La Francia prima fra tutte che propone tra gli altri un remake in grande stile del serial televisivo Belfagor ad opera di Jean Pierre Salomè; un film in costume che mescola abilmente il fantastico alla realtà storica di C. Gans Il patto dei lupi e per finire l entusiasmante storia di sentimenti di J.P. Jeunet Amélie un amore.   BELFAGOR Trasformare le serie televisive degli anni 50/60 è una praticata in uso soprattutto dagli americani: prima Mission Impossibile, poi Charlies Angels. Seppur in alcuni casi i successi siano stati piuttosto mediocri, lidea di guardare al mondo delle serie TV è arrivata anche in Europa. La Francia, rimestando nella propria storia televisiva si è lasciata riconquistare dal famoso fantasma del Louvre: Belfagor. Regista del remake di questa storia affascinante è Jean Pierre Salomé, al suo terzo lungometraggio, e con unesperienza di assistente alla regia a fianco di grandi registi come Claude Lelouch, Yves Robert e Michel Deville. Dopo aver acquistato i diritti della serie tv, Salomé ha voluto innanzi tutto trasformare la storia per renderla più moderna e convincente, lavorando sopratutto sulla veridicità della figura del fantasma. Ha costruito una storia assolutamente fantastica di cui il protagonista questa volta è un vero spirito malefico che terrorizza i guardiani del museo e si appropria del corpo di una giovane donna. Attorno al progetto, il regista francese ha riunito nel cast attori di grande fama come Sophie Marceau e Michel Serrault, ottenendo persino lautorizzazione a girare le riprese del film nelle sale del Museo del Louvre, rifiutata a Claude Barma nel 1965. Straordinari gli effetti speciali sui quali il direttore Alain Carsoux (responsabile degli effetti visivi anche per Taxxi 2) ha lavorato ben quattro mesi. Tra le numerose innovazioni di Salomè non ultima quella per il costume di Belfagor, ridisegnato completamente con lo scopo di renderlo ancora riconoscibile dal pubblico, ma allo stesso tempo piu grandioso ed inquietante. Salome non si e pero fatto sfuggire lomaggio a Claude Barma e allattrice della serie TV, Juliette Greco: un ideale passaggio di consegne nel fugace incontro in una sala del museo tra Juliette Greco e Sophie Marceau.