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Nella mente del serial killer

Un buon thriller, un prodotto solido che promette intrattenimento e tensione, impreziosito da un discreto cast

NELLA MENTE DEL SERIAL KILLER - MINDHUNTERS

12.04.2007 - Autore: William Chioccini
Regia di Renny Harlin
con Val Kilmer, Christian Slater


Tempo di esami, all’FBI. Sette giovani reclute in lizza per diventare dei “Profiler”, ossia esperti tracciatori di profili psicologici, devono superare il test finale: soli su un’isola usata dalla Marina per le esercitazioni, dovranno scoprire una scena del crimine (simulata) e da essa risalire al profilo di un serial killer soprannominato “il Burattinaio”. Ma la simulazione si trasforma presto in qualcosa di ben più reale...

Una situazione alla “Dieci piccoli indiani” fa da sfondo a questo thriller che unisce psicologia e azione. L’atmosfera dell’isola (pochi chilometri quadrati sperduti in mezzo al mare con una finta cittadina utilizzata per le esercitazioni) è inquietante e claustrofobica; le sette reclute prendono la loro missione per un semplice (anche se un po’ originale) test finale d’ammissione e si trovano a dover fare i conti con una minaccia reale - e con le proprie reazioni a questa minaccia. Una mano invisibile tende loro trappole mortali, scandite da precise scadenze alle quali sembra impossibile sottrarsi. Qualcuno che conosce ogni singolo membro del gruppo appare intenzionato a sfruttare i punti deboli di ciascuno per inscenare una morte fantasiosa e sanguinolenta. Da questo punto di vista, i dettagli macabri non mancano davvero, così come i colpi di scena e le sequenze d’azione. La regia dell’esperto Renny Harlin (“58 minuti per morire”, “Cliffhanger”) sostiene la storia raccontandola con estrema dinamicità, fornendo qua e là piccoli indizi per scoprire ciò che avverrà in seguito. La recitazione è appropriata al tono generale del film; gli attori fanno del loro meglio per trasmettere la paura, l’angoscia, il sospetto reciproco.

Nella mente del serial killer” (“Mindhunters” nell’originale inglese, letteralmente “Cacciatori di menti”) è un buon thriller, un prodotto solido che promette intrattenimento e tensione. Il titolo italiano è un po’ fuorviante: chi si aspetta una storia stile “Il silenzio degli innocenti”, rimarrà deluso. “Nella mente del serial killer” è piuttosto un film da guardare tutto d’un fiato, basato sull’azione e sulle scene ad effetto.