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Nathalie

Emmanuelle Béart nei panni di una entreneuse di un night in un triangolo amoroso dove ogni personaggio riscopre sentimenti e sessualità. Con Fanny Ardant e Gérard Depardieu.

Nathalie

12.04.2007 - Autore: William Chioccini
Regia: Anne Fontaine con Fanny Ardant, Emmanuelle Béart, Gérard Depardieu   Catherine (Fanny Ardant), una signora colta ed elegante, scopre per caso che il marito Bernard (Gérard Depardieu) la tradisce con amanti occasionali. Questa rivelazione getta Catherine in una profonda crisi e in un momento confusionale “assolda” Marlene (Emmanuelle Béart), una entreneuse di un night, perché abbordi Bernard e le racconti poi le reazioni dell’uomo. Marlene, sotto lo pseudonimo di Nathalie, esegue il compito, ma la faccenda va oltre le previsioni di Catherine: Marlene/Nathalie le racconta infatti di essere finita a letto con Bernard...   “Nathalie...” è un film sulla fantasia e sulla riscoperta della sessualità e dei sentimenti. I tre personaggi principali sono ciascuno a modo suo “addormentati”: Bernard considera finito il suo matrimonio con Catherine e si prende delle amanti evitando qualsiasi forma di attaccamento; Catherine ha escluso la propria sessualità, del tutto assopita, dal suo modo di vivere; Marlene è invece attiva sessualmente, ma solo “per lavoro”, e non prova coinvolgimenti sentimentali di sorta. Nella situazione di emergenza in cui si trova, Catherine cerca di scoprire quella parte del marito che ormai non conosce più, la sessualità, e tenta di farlo attraverso un’altra donna. Dopo ogni incontro con Bernard, Marlene/Nathalie racconta a Catherine ciò che è accaduto, e i suoi racconti erotici risvegliano il desiderio della moglie tradita, oltre che creare un rapporto del tutto particolare tra le due donne. Nasce tra di loro una sorta di dipendenza, e ciascuna sfrutta a modo suo l’altra; insieme compiono un viaggio emozionale che usa la parola per evocare l’intimità e l’erotismo. Man mano che la vicenda prosegue, l’avvicinamento tra Catherine e Marlene è sempre maggiore, fino a diventare quasi una fusione. La fantasia e il desiderio hanno un ruolo fondamentale nelle scelte dei personaggi. Essi vivono una realtà che ha addormentanto i loro sensi e sono costretti a sfogare altrimenti le loro pulsioni più intime; la finzione li aiuta a riavvicinarsi a se stessi e a ritrovare l’armonia non solo della mente, ma anche del corpo.   “Nathalie...” è un bel film, ben scritto e ben diretto. La regia sobria regala una grandissima forza alle parole pronunciate dai personaggi, e i racconti assumono un ruolo centrale nella storia. Gli attori sono bravi a maneggiare il materiale “scottante” oggetto del film, una pellicola intrisa di erotismo e sensibilità. E’ fondamentale in questo senso l’apporto delle protagoniste femminili, Fanny Ardant ed Emmanuelle Béart, e della regista Anne Fontaine.  
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