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Moschettieri del Re - La penultima missione, l'ultima sfida di Veronesi (Recensione)

Favino, Mastandrea, Rubini e Papaleo fanno rivivere gli eroi di Dumas, in maniera tanto confusa quanto originale.

19.12.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Decine di film dedicati agli spadaccini creati da Alexandre Dumas nel lontanissimo 1844, eppure le loro avventure continuano a essere tra quelle che meno di altre patiscono le ingiurie del tempo. Anche quando costrette a subire trasformazioni impensabili (da Barbie a Topolino, da Richard Lester a James Whale fino a Paul W. S. Anderson), o quando rimaneggiate - con alterne fortune - in altre salse. Che è quello che sostanzialmente accade in Moschettieri del Re - La penultima missione di Giovanni Veronesi, che non vedevamo dal viaggio a Cuba del 2017, ma che sembra ancora una volta preda della voglia di raccontare la storia scelta più che attento alla forma da darle.



Non quanto altre volte, in realtà. Anche se nella cornice assemblata - curatissima, nonostante qualche caduta di stile - è evidente la grande cura a livello di scenografie, costumi e ambientazioni; pari a quella messa nel creare la strana commistione di personaggi classici e caratterizzazioni moderne, seppur non con lo stesso effetto. Purtroppo, infatti, la scelta di vestire ciascuno dei quattro protagonisti del loro dialetto - con l'eccezione del ridicolo italiano maccheronico del galletto D'Artagnan di Favino - a lungo andare si rivela una delle maggiori ingenuità del film.

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Che non manca di offrire momenti divertenti e animati, proprio nei siparietti tra i quattro (soprattutto quando a esser coinvolti sono Mastandrea o Rubini), ma che allargando lo sguardo mostra non poche sconnessioni nella regia della vicenda. I singoli momenti non compongono una narrazione convincente, quanto piuttosto una sequela di capitoli che sicuramente omaggiano l'origine e il modello letterari (e trovano una spiegazione nel colpo di scena finale, che non riveleremo ma che balla sul filo dello stereotipo, per quanto coerente con il resto), pur non immuni dalla sensazione di vecchio che tende ad attanagliare i tentativi italiani di film in costume.



E dispiace, perché la presenza di un contraltare femminile importante del calibro di quello messo in campo da Margherita Buy, Matilde Gioli, Valeria Solarino e Giulia Bevilacqua è invece una variazione interessante che forse avrebbe potuto avere maggior fortuna. Resta, in compenso, l'encomiabile presenza di una serie di messaggi - più o meno subliminali - relativi ad accoglienza, migrazioni, guerre religiose, paura di invecchiare, fuga dall'insoddisfazione, amicizia che vengono lasciati alla sensibilità e in alcuni casi all'intuizione dello spettatore. Nella speranza che lo conquistino, ricevendone in cambio il lasciapassare per un'ultima missione prossima ventura tanto agognata dal regista.

Moschettieri del Re - La penultima missione, in sala dal 27 dicembre 2018, è distribuito da Vision Distribution.