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MORGAN FREEMAN

Star divisa tra mercato e cinema d'autore è oggi uno degli attori afroamericani al più apprezzati ad Hollywood.

Al vertice della tensione

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
Nato in Tennessee, classe 1937, Morgan Freeman è oggi uno degli attori afroamericani al più apprezzati ad Hollywood. Caratterista capace di affrontare i ruoli più disparati, ha fino ad ora diviso la sua carriera tra opere più autoriali e prodotti destinati ad un intrattenimento più vasto. Attivo nel mondo del cinema ma soprattutto della televisione fin dai primi anni '70, ha raggiunto però una certa notorietà soltanto nel 1987, quando a sorpresa ha ottenuto la nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista per "Street Smart", nel quale interpretava il ruolo di Fast Black. La consacrazione definitiva per Freeman avviene due anni dopo, quando centra un'importante "doppietta", iniziata con "Glory - Uomini di Gloria" (Glory, 1989), bella pellicola sulla guerra di secessione americana diretta da Edward Zwyck, nella quale lavora accanto all'altra icona del cinema afroamericano Denzel Washington; ma è con "A Spasso con Daisy" (Driving Miss Daisy,1989), per la regia dell'australiano Bruce Beresford, che l'attore interpreta uno dei personaggi più belli della sua carriera: la figura di Hoke Colburn, l'autista dell'anziana e scorbutica Daisy, è senza dubbio una delle più divertenti ed insieme commoventi di quel periodo; per questa interpretazione Freeman ha ottenuto la sua seconda nomination, la prima come attore protagonista, ed anche il premio al festival di Berlino. Ormai affermato sia in patria che a livello internazionale, l'attore, ottimo amministratore di sé stesso, ha iniziato ad alternare parti in film cosiddetti "autoriali" ad altre in veri e propri "blockbuster" commerciali. Dopo il gustoso cameo in "Il Falò delle Vanità (Bonfire of the Vanities,1990) di Brian De Palma, eccolo infatti al fianco di Kevin Costner in "Robin Hood, Principe dei Ladri" (Robin Hood, Prince of Thieves, 1991) di Kevin Reynolds, film di cappa e spada che è stato uno dei film più visti della stagione: più di 150 milioni di dollari incassati nel solo mercato americano, ed oltre venti miliardi sui nostri schermi. Nel 1992 arriva invece la collaborazione con Clint eastwood, che lo vuole ad interpretare il ruolo di Ned Logan, il fedele compagno di William Munny nel capolavoro western "Gli Spietati" (Unforgiven, 1992), storia crepuscolare e pessimista che trionfa nuovamente alla notte degli Oscar. Dopo quest'ennesimo successo, Freeman ha scelto un periodo di pausa, per tornare poi sugli schermi con "Le Ali della Libertà" (The Shawshank Redemption, 1994), un piccolo e misconosciuto film diretto dall'allora esordiente Frank Darbont, che aveva tratto la sceneggiatura da un racconto di Stephen King; a sorpresa, la pellicola è stata acclamata dalla critica americana, ed ha ottenuto, ancor più sorprendentemente, ben sette nomination all'Oscar, tra cui miglior film e miglior attore, che per Freeman è la terza; il ruolo di "Red" Redding, il condannato all'ergastolo che stringe amicizia con l'altro recluso Tim Robbins, possiede lo spessore di un grande personaggio, grazie soprattutto all'interpretazione sentita dell'attore. Altra grandiosa figura dipinta dlla bravura della star è stata quella del detective Somerset, impegnato con il collega Mills (Brad Pitt) a catturare un serial-killer nello splendido "Seven" (Se7en, 1995), diretto da David Fincher. Il film, di notevole impatto visivo ed emotivo sulla platea, ha avuto un grosso successo di pubblico in tutto il mondo. Da allora Freeman ha girato una serie di film cosiddetti "di cassetta", con alterni risultati al botteghino:modesti sono stati infatti gli incassi di "Reazione a Catena" (Chain Reaction, 1996) di Andrew davis, nel quale recita al fianco di Keanu Reeves, mentre decisamente migliori quelli ottenuti da "Deep Impact" (id.,1998), colossal catastrofico di Mimi Leder. Nel frattempo l'attore ha trovato anche il tempo di girare con Steven Spielberg "Amistad" (id.,1997), al fianco di un "titano" come sir Anthony Hopkins, il bel thriller "Il Collezionista" (Kiss the Girls, 1998), e il seguito "Nella Morsa del Ragno" (Along Came a Spider, 2001).