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Monster's Ball - L'ombra della vita

Monster's Ball - L'ombra della vita

Monster's Ball

14.04.2003 - Autore: Ludovica Rampoldi
Regia di Marc Foster Con Billy Bob Thornton, Halle Berry, Heath Ledger, Peter Boyle Usa, 2001     Quella dei Grotoski è una famiglia radicata nel profondo sud degli Stati Uniti. Georgia: terra di campagna, di stazioni di servizio e di profondi pregiudizi razziali. Hank Grotowski è, come suo padre Buck e come suo figlio Sonny, una guardia carceraria nel Braccio della Morte. Leticia Musgrove è una cameriera che cerca di provvedere al figlio, dopo che il marito è stato giustiziato sulla sedia elettrica. La relazione che viene a crearsi tra Hank e Leticia, nata per caso e intrisa di solitudine e disperazione, è il centro di Monsters Ball, un film crudo e asciutto del giovane regista svizzero Marc Foster.   Tre morti, molte lacrime, qualche crisi isterica: Monsters ball si sarebbe potuto trasformare in un melodramma, se non fosse stato per la grande abilità di coloro che ci hanno lavorato. Il regista e gli sceneggiatori, innanzitutto, che hanno saputo scavare con profondità nel dolore e nei sentimenti repressi e asfittici dei protagonisti. E gli attori, soprattutto: Billy Bob Thorton si conferma uno dei più dotati del momento, e Halle Berry, pluripremiata a Berlino e ai recenti Academy Awards, interpreta la sua parte con grande coraggio e intensità. Peccato per il doppiaggio: ci vorrebbe la versione in lingua originale per poter apprezzare a pieno un film come questo, fatto di sfumature, di silenzi, di dialoghi e assoli di grandi attori.   La relazione improbabile tra Hank e Leticia è sviluppata al di fuori dei canoni hollywoodiani di sentimento e tenerezza; le emozioni sono alienate, le parole non servono e se ne usano poche; cè un profondo senso della dignità, un radicato senso del pudore nellaffrontare i sentimenti, che non vengono mai descritti né raccontati, ma solo mostrati nella loro scarna essenza. Per questo risulta reale molta parte del film, che della vita reale ha la stessa densità e le stesse contraddizioni. Contraddittori sono i protagonisti, non monodimensionali ma complessi e strutturati: Hank ci viene mostrato come un uomo gentilissimo e affabile, e insieme come un pessimo padre, arido e volgare nonché colpevole del suicidio del figlio.   In definitiva Monsters Ball non è un film facile. Crudo, pesante, mozzafiato. Ma è un bellissimo film, asciutto ed eloquente, per chi sappia apprezzare le interpretazioni degli attori e indagare con loro le sfumature del sentimento, le emozioni imprigionate, il dolore e lamore senza lustrini.