NOTIZIE

Malefemmene

"Malefemmene"

malefemmene

29.11.2001 - Autore: Adele de Gennaro
In alcuni casi, e a volte è comprensibile, scrivere un soggetto o una sceneggiatura può essere in qualche modo liberatorio, un mezzo per esorcizzare esperienze o fantasmi del passato, per guardare in modo distaccato un pezzo della propria vita. Ed è per questo, probabilmente, che Gioia Scola si è buttata anima e corpo in Malefemmene, il film con Giovanna Mezzogiorno e Angela Molina. Scritto e prodotto dalla stessa Scola.   Diretto da Fabio Conversi, il film nasce in un certo senso dalla reale esperienza della Scola che, dopo la brutta vicenda che le costò alcuni mesi di carcerazione (fu arrestata per spaccio e detenzione di cocaina, ndr), si riaffaccia ora nel mondo cinematografico in veste di produttrice. Finita dunque lera delle commedie di Vanzina e Olodini, la Scola inizia con Malefemmene un altro capitolo della sua vita, riversando nella sceneggiatura scritta con Anna Pavignano ricordi filtrati dalla fantasia, emozioni e frammenti autobiografici che danno vita ad un microcosmo femminile unito da una stretta solidarietà. Interpretato da un cast femminile molto convincente oltre alle già citate Mezzogiorno e Molina il cast comprende Ana Fernandez, Sabina Began, Rosa Pianeta, Clotilde De Spirtio e Federica Bonavolontà il film è ambientato in un carcere femminile nel napoletano. E qui che un giorno viene rinchiusa Francesca (Giovanna Mezzogiorno), unattrice che si ritrova in carcere per colpa di un uomo sbagliato. Dopo i primi giorni di solitudine, la ragazza inizia a conoscere più da vicino le sue compagne di cella, dal suo punto di vista donne strane, ma anche coraggiose nella loro alternanza di allegria e di disperazione. Francesca, pur nella sua diversità, scopre un ambiente diverso, fatto di solidarietà, di amicizia, ma anche di momenti di distensione dove basta una nuova acconciatura per avere un po di felicità momentanea. Tra desideri e sogni, infatti, le recluse non rinunciano alla loro femminilità: im cella si piange e si ride, ma si possono anche mangiare gli spaghetti con gusto e pensare al fuori. E pian piano, nella sua breve permanenza, Francesca diventa amica e confidente di Nunzia (una magnifica Angela Molina), una donna importante nel mondo della camorra e a suo modo romantica. Tra le due donne nasce una forte amicizia anche perché, in un certo senso, con i suoi racconti così avventurosi Nunzia rappresenta levasione dal mondo borghese che Francesca ha sempre cercato.   E, pur restando chiusa tra i suoi silenzi, Francesca inizia a guardare in modo diverso anche le altre compagne di cella, dallesuberante Candela (la brava Ana Fernandez) alla più fragile Patrizia (Sabina Began). Si capisce subito che Francesca non è una di loro, è lunica che può permettersi unavvocato, ma anche se la giovane attrice è destinata ad uscire dal carcere, il suo legame con Nunzia continuerà anche allesterno.. In Malefemmene,comunque, non si giudica e non importa quale reato abbia portato queste donne in carcere, il film è nato solo per raccontare lumanità dietro le sbarre, e lo fa senza spingere il pedale della commozione e della retorica. Distribuito in Italia dalla Medusa, il film uscirà nei prossimi mesi anche in Spagna.    
FILM E PERSONE