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Machuca

Machuca è un film cileno che racconta bene certe atmosfere tipiche degli anni '70, in cui la lotta politica, vissuta sull'uno o sull'altro fronte, permeava comunque l'esistenza quotidiana.

Machuca

12.04.2007 - Autore: Vincenzo Vinci
Non sono in moltissimi a sapere che 28 anni prima dell’11 settembre che tutti ricordiamo ce ne fu uno cileno, che colpì in misura non inferiore l’opinione pubblica, alimentando proteste a livello mondiale contro la superpotenza americana. L’11 settembre del 1973 aerei si levarono in volo dalle basi a stelle e strisce e colpirono il palazzo presidenziale, che allora ospitava il regolarmente eletto Salvador Allende, fautore di una rivoluzione sociale di stampo cubano, aprendo la strada al golpe di Pinochet. Il volo radente e sinistro di quegli aeroplani fa da spartiacque alle vicende verosimili di tre bambini del Cile di allora. Una “lotta di classe” in miniatura si svolge nell’istituto dove studiano Gonzalo, che viene da una famiglia “bene” di Santiago, e Pedro “Peter” Machuca, che vive invece in una squallida baraccopoli ma cui il prete egalitario che regge la scuola permette, insieme ad altri diseredati, l’iscrizione gratuita. “Machuca” rende bene certe atmosfere tipiche degli anni ’70, in cui la lotta politica, vissuta sull’uno o sull’altro fronte, permeava comunque l’esistenza quotidiana. I capelli lunghi dei protagonisti (fino alle tristi sforbiciate inflitte dai militari golpisti), l’allegria e il senso di partecipazione che fanno dimenticare i disagi della crisi economica, la mescolanza dei ceti che dinamizza una società rigidamente gerarchica: tutti gli elementi di quell’esperimento fatto abortire colorano, nella prima parte, la pellicola, dai toni seppiati ma vivaci fino al rombo di quegli aeroplani. Come la tinta delle guance della sorella di Pedro, fervente attivista in erba che dispensa a Gonzalo e al proprio fratellino baci dolcissimi al latte condensato. E’ una rivoluzione sociale ma è anche una rivoluzione dei corpi, che acquistano una loro grazia naturale nei voli pacifici in due sopra una bicicletta, o in tre dentro un cinema sempre a baciarsi, sebbene il geloso Pedro protesti trovare il film noioso! Poi il rombo che gela le orecchie, i telegiornali che annunciano la morte di Allende, e tutto può ritornare “normale”: un nuovo prete attende i ragazzi a scuola e benedice la giunta pinochettista, i ragazzi come Machuca, che hanno turbato l’ordine, riportati nei ghetti, dove cominciano tragici repulisti: uomini col fucile puntato, donne ancorché bambine trascinate via... Muore la libertà, e ha le sembianze della sorella di Pedro.  
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