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Lucky Break

"Lucky Break" segue vistosamente le tracce del primo film di Cattaneo " Full Monty".

Festival Venezia

20.12.2001 - Autore: Simone Godano
Cast: James Nesbitt, Olivia Williams, Christopher Plummer e Timothy Spall. Origine: Inglese Dur: 112 Regia: Peter Cattaneo.     Una coppia di piccoli delinquenti tenta di dare una svolta alla propria vita, rapinando una banca. La rapina avrà un esito scontato e i due vengono arrestati e condannati. Dopo pochi giorni di detenzione i due decidono di fuggire. Ma quale può essere la via di fuga più semplice? Quella di organizzare una rappresentazione teatrale, un musical che, interpretato dai detenuti e coordinato dal simpatico direttore del carcere, diventa lo sfondo perfetto per la fuga. Ma lamore tra Hands, il detenuto, e Annbel, la bella psicologa del carcere.   \"Lucky Break segue vistosamente le tracce del primo film di Cattaneo Full Monty.Divertente, rilassante, piacevole, la pellicola è complessivamente meno riuscita della prima, forse solo per il motivo di essere stata realizzata dopo. Cattaneo usa la macchina da presa con leggerezza e disinvoltura, si affida spesso a una musica vicina al reggae, allegra e spensierata, che ben accompagna le immagini. Il film fa sorridere spesso, non fa mai troppo ridere. Non ha la pretesa di far riflettere, nonostante sia ambientato in un carcere, ma ha quella di distrarre per due ore lo spettatore. Risultato che ottiene già a metà film, visti gli applausi in sala alla fine di una scena senzaltro non-memorabile. La comicità del film alle volte è ingenua, forse troppo legata al suo protagonista, un George Clooney dei poveri, senza volerne né a lui né a Clooney (soprattutto dopo il film dei Coen Fratello dove sei?).   La vita della prigione sembra un po la vita di un villaggio vacanze. Ognuno fa quello che vuole, si invitano le donne a cena, si canta, si gioca con lingenuo direttore. Anche i cattivi di turno sono presenti: il poliziotto che si masturba e si vendica coi più deboli, e il detenuto che tutti rispettano.. ma alla fine saranno loro a pagare più di tutti, nonostante la loro cattiveria sia più grottesca e caricaturale che altro. Questi (villaggio vacanze a parte) sono gli elementi più riusciti di Lucky Break. La sottile ironia con cui Cattaneo ritrae il carcere dà vita a un film che sfugge la realtà, che racconta un mondo che non esiste, che non potrebbe mai esistere. Un film leggero che qualcuno amerà come avrà amato Full Monty. Un film commercialmente riuscito, di un regista che siamo pronti a scommettere verrà rapito dalle Majors americane, come è accaduto a casa nostra con Muccino. Ma gli americani hanno occhio. Se cè talento, se un giovane sa girare, contano fino a tre e questo ha oltrepassato loceano. E poi perché non dovrebbe farlo?