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Loin
Sullo sfondo di una Tangeri dinamica si incrociano le storie di tre ragazzi che hanno tre giorni per mettere a nudo i propri desideri.

02.09.2001 - Autore: L.R.
Serge fa il camionista, gira con il suo camion tra lEuropa e lAfrica e si ferma regolarmente a Tangeri, dove incontra Sarah, la sua amante, e lamico Said. Serge cede alla tentazione di usare il suo camion per il contrabbando di hashish, e in più si trova a dover lottare per riconquistare Sarah, che ha deciso di lasciarlo. Nel frattempo il fratello di Sarah vuole portare con sé la ragazza in Canada, ma Sarah, sul punto di cambiare la traiettoria della sua vita, vuole prima capire cosa vuole veramente da Serge. Said lavora nella pensione di Sarah, è figlio di un contadino senza terra, ha fatto lacrobata, è stato in prigione. Ama la sua bicicletta e sogna di andare in Europa per scoprire il mondo che ha di fronte. Loin, ovvero, lontano.
Girato in video per esigenze di budget e per non far avvertire troppo lintrusione della macchina da presa, Loin è ispirato al romanzo Le Citron di Mrabet.
Una storia raccontata in tre giorni. Tre giorni fatti di momenti perduti e di gesti decisivi, in cui i protagonisti dovranno superare delle prove e mettere a nudo i propri desideri.
Tangeri diventa un vero personaggio a tutto tondo, uno spazio di frontiera tra Africa e Europa che unisce e divide al tempo stesso. Non più la città decadente di tanta letteratura. Techiné ci racconta una città vitale, attraversata da quattro lingue (dallinglese al nigeriano, dal francese allarabo) una Babele moderna sempre in movimento.
Lo stesso movimento anima le vite dei tre protagonisti: Serge e il suo camion, Said e la sua bicicletta, Sarah e il suo motorino. Vite in viaggio, perché, come spiega il regista, in Africa essere vivi vuol dire essere in movimento.