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Liberi

Metti un'estate al mare. Metti un'incontro emozionante. E per finire, tanta voglia di scappare. "Liberi", il nuovo film di Gianluca Maria Tavarelli è proprio così.

Liberi

12.04.2007 - Autore: Cristina Cucciniello
Liberi è il titolo del nuovo film di Gianluca Maria Tavarelli, nelle sale italiane a partire dal 19 settembre. Prodotto da Domenico Procacci e distribuito dalla Fandango, "Liberi" piacerà per la sua leggerezza nell'affrontare temi difficili.   Se Tavarelli aveva già saputo emozionarci con "Un amore" - storia di due eterni innamorati che, superata la passione giovanile, vivono tutte le possibili fasi dell'amore maturo - con "Liberi" tocca il cuore dei più giovani.   Elio Germano, che qui è il protagonista Vincenzo, veste bene i panni di un poco-più-che-adolescente di provincia. Nè troppo bello, nè troppo figo, Vincenzo ha alle spalle una famiglia sull'orlo di una crisi di nervi. Padre depresso, madre annoiata, pochi soldi in tasca e una ex fidanzata andata all'altare con un altro.   Che fare? Vincenzo scappa a tutta velocità da Bussi, il paesino abbruzzese dove ha vissuto fino a quel momento. Una vecchia auto decappottabile, musica a palla e davanti la strada verso il mare.   Solo che Cenzino - come lo chiama suo padre nei rari momenti di tenerezza - non va mica in vacanza. A Pescara l'aspetta un lavoro da aiuto cuoco in un ristorante scalacagnato.   Pescara, però, per Vincenzo non significa soltanto scottature alle mani nel tentativo di cucinare e bagni notturni quando i vacanzieri sono ormai a letto. E' sul litorale abbruzzese che la storia di Cenzino incrocia quella di Genny, camerierina estiva e Velina in fieri, interpretata da Nicole Grimaudo.   Genny è bella, ma è anche un nodo da sciogliere, una testa matta combattuta tra la voglia di mollare tutti e la paura del mondo che l'attanaglia in dolorosi attacchi di panico.   Logico che due tipi così siano fatti l'uno per l'altro. Se Vincenzo non sa guardarsi dentro, sa però aiutare gli altri. E Genny, una volta vinta la paura, è un vero tornado.   Peccato che a rovinare l'estate di Vince ci pensino mammina e papino. Un marito che ha perso il lavoro non è il massimo della vita per Paola. Meglio la fuga, meglio trovare un nuovo amore. Così, sempre a Pescara - stessa spiaggia stesso mare - anche i genitori di Vincenzo si ritrovano a fare il punto della loro esistenza.   E stavolta non c'è lieto fine, almeno per loro. Finita l'estate, finisce anche il loro matrimonio. L'amore era già finito da un pezzo.   Per Vince, invece, c'è una nuova partenza. Ancora un viaggio in decapppottabile, ancora la stessa musica a palla - "I will survive" -, destinazione Roma.   Libero da storie senza senso, libero da ricatti sentimentali e familiari, Vincenzo comincia una vita diversa. Con una sorpresa finale che arriva in treno.
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