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LE STREGHE DI OGGI? L'ELENCO E' LUNGO...

LE STREGHE DI OGGI? L'ELENCO E' LUNGO...

streghe verso nord

15.11.2001 - Autore: Adele de Gennaro
Giovanni Veronesi assicura di non aver nulla contro le donne e rigetta laccusa di maschilismo, ma il suo Streghe verso nord farà discutere, se non altro per la soluzione radicale proposta nel film: disinnescare le streghe del Duemila prendendole a testate sul naso. Per carità, niente a che vedere con i metodi ben più feroci dei talebani, ma cosa nasconde questa misoginia espressa da Teo e Gallio, i due protagonisti interpretati da Teo Mammuccari e Paul Sorvino?   Lidea di fare questo film spiega Veronesi, autore anche del soggetto e della sceneggiatura è nata perché ho sempre pensato che se oggi esistessero le streghe,ci vorrebbe qualcuno che le disinnescasse. E dato che oggi non si può mandarle al rogo, io e mio fratello Sandro siamo ricorsi alla testata sul naso, quasi un pulsante del nostro corpo per affrontare il problema in modo violento. Aggiunge il regista: Non dimentichiamo che è una favola, anche se parallela alla realtà, e la metafora è chiara. Io non ce lho con le donne, ma con le streghe di oggi che possono essere chiunque, lamica della moglie, la suocera, linquilina del piano di sopra.Insomma, abbiamo voluto dare una identità a queste figure mitologiche inventando un mondo parallelo. Non è un film maschilista, lintenzione era quella di raccontare lentità maligna della loro malvagità.   A vestire i panni della strega suprema di questa commedia è laffascinante Emmanuelle Seigner che, dopo Nirvana di Salvatores e La nona porta di Polanski, sembra averci preso gusto ai ruoli soprannaturali. Diabolica quanto basta, in realtà lattrice francese dichiara di essersi divertita molto nel ruolo di Lucilla, anche perché era una buona occasione per recitare in italiano. Inappuntabile come sempre, la Seigner ha dunque accettato con entusiasmo un ruolo che udite, udite- molte attrici italiani avevano rifiutato senza pensarci su. A raccontarlo è lo stesso Veronesi, più che mai senza peli sulla lingua.   In realtà avrei voluto fare un film tutto italiano rivela il regista e per il ruolo di Lucille avevo contattato diverse attrici. Francesca Neri, però, non ha voluto neanche incontrarmi, Claudia Pandolfi non era interessata perché Mammuccari era un volto televisivo e quindi il film rischiava di diventare una fiction, Stefania Rocca non era daccordo sullidea di disinnescare le streghe. Quanto a Lucrezia Lante della Rovere, a cui avevo dato il copione, mi ha chiesto perché il suo personaggio era una strega: a quel punto sono stato io a dirle arrivederci.   Ma non solo. Questa volta- ironizza Veronesi è proprio vero, sono partito dal basso verso lalto. E così, liquidate in una battuta le attrici italiane, resta laltro interrogativo che, prepariamoci, rimbalzerà negli sciocchezzai dei settimanali: chi sono le streghe di oggi? Diciamo la verità, non è esattamente un interrogativo fondamentale, ma quando si fanno nomi e cognomi si impone il dovere di cronaca. Ecco, allora, che stimolati dal gusto tutto italiano per il gossip inutile, Veronesi e Mammuccari si divertono a fare qualche nome delle streghe di oggi, come Marina Ripa di Meana e Afef. Bersagli troppo facili, si potrebbe obiettare, ma non solo. Se per lanciare un film come Stregati verso nord si deve ricorrere ad un marketing di bassa lega, allora è meglio lasciar perdere anche perché, gratta gratta, il sospetto è lecito: altro che le streghe, a far paura è il nuovo potere delle donne ..  
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