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LAST SEPTEMBER

L'excalation di una guerra tenuta sullo sfondo si abbina al disfacimento discreto ma inevitabile di una famiglia, emblema di un'aristocrazia che ha dato e preso tutto quello che poteva.

Last september

11.10.2001 - Autore: Luca Perotti
Di Deborah Warner Con Maggie Smith, Jane Birkin, Fiona Shaw Distribuzione: Lucky Red   1920. E in corso la guerra tra lesercito britannico e gli irlandesi del sud che reclamano lindipendenza. Nella sontuosa magione della famiglia Naylor si riuniscono parenti e affini in uno dei frequenti incontri in cui le feste da ballo vengono organizzate negli immensi giardini della proprietà. Lois, la giovane rampolla, è corteggiata dal capitano Colthurst ma si getta tra le braccia di Connolly, il capo dei rivoluzionari locali in torbidi incontri nel vicino mulino abbandonato. I due vecchi capofamiglia osservano con tranquillità le vicissitudini sentimentali dei loro ospiti mentre leco di una guerra, il cui esito condizionerà il protrarsi della loro esistenza aristocratica, giunge soffocata dai boschi circostanti. Anche la vivace Marda, in odore di matrimonio, è cosciente che un periodo sta per concludersi e spende le ultime energie civettuole per Daventry, ingelosendo la moglie inglese di questultimo. Non esita inoltre a provocare la rabbiosa reazione di Colthurst spingendolo nellincustodita alcova dove lo scontro con il rivale politico e amoroso avrà uninevitabile e tragico epilogo. La guerra è agli sgoccioli e il piovoso autunno irlandese fa da cornice ad una malinconica diaspora dalla grande casa di campagna. Anche Lois segue Marda mentre i coniugi Naylor rimangono al loro posto in attesa della fatale decadenza di unepoca irripetibile.   Il curriculum teatrale dellesordiente regista e della maggior parte degli interpreti sicuramente encomiabili per il solido mestiere, concorre ad appesantire ulteriormente una storia già particolarmente indigesta. La sceneggiatura è una specie di apoteosi del vago, assolutamente informe fino a film inoltrato, momento in cui i personaggi iniziano ad uscire dallincantesimo di evanescenza che li aveva soggiogati a lungo. Sarà anche tratto da un famoso e sicuramente gustoso libro di Elizabeth Bowen, ma Last September si affloscia sullo schermo senza che un minimo singulto di interesse riesca a tenerlo almeno agonizzante. Lexcalation di una guerra tenuta sullo sfondo si abbina al disfacimento discreto ma inevitabile di una famiglia, emblema di unaristocrazia che ha dato e preso tutto quello che poteva. A questi due motivi, si intreccia in primo piano lo sguardo di Lois, adolescente sulla via della maturazione che cede al fascino abbastanza dimesso dello scalcinato rivoluzionario tutti i gusti son gusti per carità per poi soffrire, ingrata, per luccisione dellinnamorato, il capitano inglese in grado di lusingarla con le sue dichiarazioni damore. La morte del capitano segna simbolicamente la prossima dipartita dellesercito di Sua Maestà e lo sfilacciarsi di una nobile dinastia. I dialoghi, fiore allocchiello, di solito, delle fumose velleità di queste trasposizioni letterario-teatrali, si smarriscono tra le dinamiche oscure che legano i personaggi dalla funzione narrativa confusa e la presunzione ingiustificabile di Deborah Warner raggiunge lapice con la conclusiva soggettiva rotante dellaltalena su cui Lois, ormai sulle orme mondane di Marna, non siede più.    
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