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L'arte della guerra

Un grande thriller internazionale ambientato nei corridoi delle Nazioni Unite

Arte della guerra

14.04.2003 - Autore: Alessandra Galassi
Neil Shaw è un agente delle Nazioni Unite che attraverso lo spionaggio cerca di mantenere la pace e la sicurezza. Quando una nave che trasporta i cadaveri di emigrati vietnamiti raggiunge il porto e l\'ambasciatore cinese viene ucciso Shawn, accusato dell\'omicidio, decide di lasciare l\'FBI e cercare i veri responsabili dell\'assassinio.   Il commento   \"Larte della guerra\" è il titolo di un antico libro di Sun Tsu, un potente generale asiatico che riteneva che le guerre potessero essere vinte senza neppure doverle combattere. I principi del testo trovano applicazioni in diversi ambiti specie nel mondo degli affari e della politica. Pellicola di grande impatto, dai grandi effetti visivi e di grande azione, \"Larte della guerra\" è un mega-thriller internazionale ambientato nei corridoi delle Nazioni Unite. Si tratta di strategia, manipolazione e controllo, dallinizio alla fine afferma il regista Christian Duguay, autore di telefilm di successo come Giovanna dArco e del lungometraggio \"Lincarico\". Abbiamo girato gran parte del film attraverso degli specchi per trasmettere meglio il senso delle astuzie, delle strategie e delle manipolazioni in atto. Ciò che uno vede è spesso il lato sbagliato di ciò che sembra. E infatti lintero film sembra essere basato sul concetto di manipolazione, di complotto, tanto che ogni personaggio diventa nemico dellaltro, fino al punto in cui nessuno può più fidarsi di nessuno. Wesley Snipes, nel ruolo di Neil Shaw, è lattore principale, che si barcamena da un nemico allaltro usando le arti marziali, le pistole, le mitragliette, rubando automobili, saltando dai grattacieli con il paracadute e arrampicandosi sui camion in corsa. Insomma, ancora una volta, ci troviamo di fronte al classico supereroe americano tuttofare, aiutato dalla solita bella ragazza, scontrosa, ma alla fine complice. La trama, non proprio originale, si svolge secondo i soliti cliché dei film dazione statunitensi e lascia pensare ad uno dei tanti déjà-vu cinematografici. Accanto alla star Wesley Snipes, ci sono il canadese Donald Sutherlande, Anne Archer, la famosa candidata al Golden Globe per il tanto celebrato \"Attrazione fatale\", nonché attori di minor rilievo, ma bravi caratteristi, come Maury Chaykin (lispettore Coppella, volto molto noto ai telespettatori americani e canadesi), Marie Matiko (Julia Fang, al suo debutto in un ruolo importante), Cary-Hiroyuki Tagawa (David Chan, conosciuto soprattutto per le sue partecipazioni al serial televisivo Nash Bridges) e Michael Biehn (Bly, assiduo collaboratore di James Cameron). Nonostante lambientazione, gli attori e le fatiche del protagonista, il film non riesce ad appassionare fino in fondo lo spettatore. E comunque simpatico da notare un piccolo riferimento a Matrix nello scontro finale tra Shaw e Bly, ripreso in rallenti, con la scia visibile delle pallottole e le capriole dei due personaggi.   In sintesi   Un agente delle Nazioni Unite si trova a combattere da solo contro i cinesi e contro il suo stesso governo, fautore di un imbroglio politico. Solito finale con leroe che vince; solita ragazza che lo aiuta a non morire.   Giudizio   Pellicola di grande impatto visivo ma assolutamente non originale. Luomo contro tutto il mondo ha già avuto i suoi sfoghi nella infinita serie dei Rambo. Cambia solo l\'ambientazione.