PROFILO CRITICO
Nella storia del cinema, in più di unoccasione il genere catastrofico ha dimostrato di poter sposarsi molto bene con i racconti davventura nautica. Solo per fare un esempio classico, non possiamo non ricordare il grande Moby Dick di John Huston: le memorabili sequenze di caccia alla balena bianca, in quelloccasione, erano tanto più risaltata dalla splendida fotografia di Morris e dalle straordinarie interpretazioni di Orson Welles e Gregory Peck. Ebbene, dinanzi allo splendore figurativo e allaccuratissima artigianalità di quella pellicola, La tempesta perfetta di Petersen non solo mal figura a livello realizzativo ma lamenta uno spessore qualitativo ed artistico di gran lunga penalizzante. Infatti, se è vero che la maniacale attenzione per gli aspetti riguardanti leffettistica riesce da solo ad ammaliare lo spettatore con scene di grande suggestione e sfarzosità visiva, è altrettanto vero che la carenza della struttura narrativa e la modesta caratura degli interpreti (Clooney su tutti) non fanno altro che iscriversi in una logica hollywoodiana del preconfezionato blockbuster estivo. Troppo spesso i dialoghi appaiono dimbarazzante superficialità, così come le psicologie dei personaggi ristagnano in un vuoto emotivo che di certo non accresce il valore delle immagini, tutte digitali e forse per questo un po troppo artificiali. I luoghi comuni si susseguono incessantemente e lintento di rendere il film carico di momenti di programmato lirismo finisce ben presto per emergere nitidamente. Limpressione, insomma, è quella di assistere ad una pellicola commerciale, realizzata unicamente per sfilare quattrini alla gente, senza neppure degnarsi di occultare minimamente lo scopo. Con la spettacolarità forzata non si arriva davvero da nessuna parte, altro che i banchi di Terranova dellAndrea Gail. Una brutta battuta darresto per un regista che si era fatto apprezzare con Virus Letale e Nel centro del mirino. Basato su una storia vera, dal best seller di Sebastian Junger.
PROFILO TECNICO
Il video in formato 2.35:1 anamorfico è di qualità eccellente: si avvale della formula panoramica che sublima perfettamente la notevole spettacolarità delle immagini e lo fa senza proporre imperfezioni di rilievo. Il processo di encoding, pertanto, si attiene a standard molto elevati, garantendo una resa cromatica, una definizione di contrasto e luminosità, nonché una cura dei dettagli di straordinario spessore. Da rimarcare la compattezza della scala dei neri. Dal punto di vista audio, il dvd presenta linnovativo assetto Dolby Digital 5.1 Extended Surround, capace di riprodurre il sonoro tra 7 canali direzionali. Ovviamente, è disponibile anche il tradizionale Dolby 5.1 che convince soprattutto per il suo dinamismo. Sezione anteriore possente e ricca, decisamente ottimale laccordo tra cassa centrale e diffusori dx/sx. Brillante e varia la sezione rear, coadiuvata da un subwoofer funzionale e frequentemente attivo.
EXTRA
Il disco vanta senza ombra di dubbio una delle sezioni extra più appetibili sul mercato. I menù interattivi sono di facile consultazione e di godibilissima visibilità. Il materiale informativo si potrebbe quasi suddividere in due macro categorie: da un lato, i contenuti speciali riguardanti la tempesta che colpì realmente Gloucester nel 1991 (e sintetizzabili principalmente nei 20 minuti dello Speciale HBO e nella serie di interviste rilasciate dai testimoni della tempesta); dallaltro, i contenuti riguardanti specificamente il film di Petersen ed elencabili ne: il commento audio del regista e dello sceneggiatore Junger, una vasta gamma di immagini tratte dagli storyboard originali, lintervista Creare emozioni al bravo compositore James Horner, un video musicale di 4 minuti dove in successione vengono mostrate alcune fotografie accompagnate dal principale tema musicale, un altro stock di interviste riguardanti il cast degli interpreti e, dulcis in fundo, limmancabile trailer cinematografico del film.
NOTIZIE
LA TEMPESTA PERFETTA
LA TEMPESTA PERFETTA
23.04.2001 - Autore: Fabrizio Marchetti