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"La precisione del caso"

"La precisione del caso"

la precisione del caso

21.06.2001 - Autore: Luca Perotti
  Un film di Cesare Cicardini con Rinaldo Rocco, Ana Dimitrijevic, Luigi Rosatelli.   La trama Diego ha smarrito il senso della sua vita. Ha un impiego fisso in una tipografia, la stessa dove ha lavorato il padre, che ha accettato il prepensionamento per lasciargli il posto. Ma la sicurezza dello stipendio non lo solleva dallinquietudine, tuttaltro: Diego ha il timore che la vita che gli si prospetta sia una storia già scritta, per questo, assalito da un impulso improvviso, si licenzia e parte per raggiungere un suo amico, Matteo, in unimprecisata località marina. Nellattesa di riuscire ad incontrare Matteo, Diego conosce Ivo, un disoccupato spensierato e Maria, una ragazza jugoslava che lavora come cameriera in un locale e di cui finisce per invaghirsi. Lirresolutezza del soggiorno permette a Diego di riflettere con lucidità sulla sua vita, sul rapporto con la famiglia, su cosa desidera per se stesso.     Il giudizio La crisi esistenziale di un giovane soffocato dalla prospettiva di unesistenza già segnata, espressa tramite un viaggio dai contorni vaghi. Tra amarezza e leggerezza, una commedia impalpabile per un argomento risaputo che andrebbe trattato con maggior cinismo formale.       Il commento Una serie di luoghi deputati della quotidianità metropolitana ovvero il supermarket, il bancomat, lagenzia di viaggio e la mitizzazione conformista dello stipendio fisso ben raffigurano il senso di inquietudine che assale Diego, pedinato dalla macchina da presa nel suo girovagare per la città con uno stile molto vicino a quello dei cortometraggi. La prima parte del film infastidisce per linsistenza di tale scelta linguistica, eccessivamente caricata da inutili salti di montaggio allinterno della stessa inquadratura. Un tocco, questultimo, da usare sempre con parsimonia per non incorrere, come succede invece nel caso in questione, in didascalismo da studente di cinema alle prime armi. Nella seconda parte, fortunatamente, si può assistere ad una attenuazione della logica da videoclip, e ad un migliore utilizzo della fotografia per comunicare gli stati danimo del protagonista, confuso dal suo turbamento. E faticoso per Diego liberarsi soprattutto dei freni appartenenti al suo carattere, per cui ha sempre bisogno di sapere dove andare e che cosa fare; preoccupazioni figlie di una personalità cresciuta nella trappola sociale. Gradualmente si calerà nellindeterminatezza del caso, vivendo attraverso le conoscenze di Ivo e Maria e demolendo i pilastri che lo imprigionano, alla ricerca di una consapevolezza diversa. Tuttavia il regista non riesce ad andare dritto al cuore del problema, tipico di molti ragazzi, e lafflizione e lansia si stemperano in una vaporosa rappresentazione di un lamento.    
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