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La morte puo' attendere

La sapida ironia che contraddistingueva l'eroe interpretato da Sean Connery è del tutto scomparsa, sostituita dal fascino e dall'azione violenta di Pierce Brosnan.

007 La morte puo' attendere

14.04.2003 - Autore: Adriano Ercolani
(007 Die Another Day, Usa, 2002) Di Lee Tamahori; con Pierce Brosnan, Halle Berry   La nuova missione del celeberrimo agente James Bond (Pierce Brosnan) consiste nello sventare un traffico illecito capeggiato da un colonnello nord-coreano, coadiuvato dal terribile killer Zao (Rick Yune). La missione ha successo, ma Bond viene scoperto per colpa di una talpa che lo ha tradito. Dopo più di un anno di prigionia e torture, lagente viene rilasciato ed immediatamente inizia a muoversi per scoprire lidentità del traditore: le sue indagini lo portano a contatto con il magnate dei diamanti Gustav Graves (Toby Stephens) e la sua segretaria Miranda (Rosamund Pike). Nelloperazione verrà aiutato dalla bella e letale Jinx (Halle Berry) , agente segreto decisa a trovare Zao.   Con il passare degli anni, e soprattutto con la definitiva affermazione hollywoodiana delle super-produzioni ad alto tasso di spettacolarità (ed effetti speciali), la serie di James Bond ha dovuto adeguarsi ai tempi, ed ha perso molte delle caratteristiche che ne avevano decretato il successo allinizio della serie. La sapida ironia che contraddistingueva leroe interpretato da Sean Connery è del tutto scomparsa, sostituita dal fascino e dallazione violenta di Pierce Brosnan; anche lo stile della produzione alla fine si è dovuto adeguare allo standard (ed al budget) dei colossi americani, riempiendo però le ultime pellicole di Bond di una quantità esagerata di azione e di effetti speciali che en hanno snaturato loriginalità di fondo. Questo ultimo La morte può attendere si trasforma purtroppo ben presto in unaccozzaglia confusa di scene ad effetto, non risparmiando allo spettatore unoverdose di botti, spari, urla, esplosioni e sparatorie, che alla fine altro effetto non ottengono se non quello di annoiare. La sola originalità che la pellicola possiede è nellambientazione ghiacciata dellIslanda, dove le scenografie del bravo peter Lamont riescono a creare un palazzo di ghiaccio di notevole effetto visivo. Per il resto, la storia sembra un labile pretesto per inserire soltanto action, ed i personaggi hanno la caratterizzazione psicologica di meri fumetti; Brosnan sembra poi incredibilmente invecchiato rispetto ai precedenti film, in cui invece manteneva un atletismo ed un magnetismo adatti allagente 007; dal canto suo, Halle Berry disegna una Bond-girl innocua e troppo bambolona, incapace di ammaliare lo spettatore, nonostante la sua prorompente bellezza. 007 La morte può attendere dunque tenta questa volta di confrontarsi con le mega-produzioni hollywoodiane e fallisce in pieno il colpo, in quanto mancante di alcuni requisiti fondamentali che facciano in modo che un prodotto di questo genere funzioni: prima di tutto, una sceneggiatura coerente e ben strutturata, capace di supportare e giustificare la spettacolarità che viene inserita allinterno dellopera.
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