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La macchina del tempo

La nostra fantasia è sempre stata affascinata dall'idea di viaggiare nel tempo. Ed ecco tornare nelle sale un nuovo film sulle avventure di uno scienziato che riesce a costruire una macchina in grado di viaggiare nel futuro.

La macchina del tempo

14.04.2003 - Autore: Leonardo Godano
Regia di Simon Wells Con Guy Pearce, Samatha Mumba, Orlando Jones e Jeremy Irons   L'uomo diceva H.G. Wells, l'autore del famoso romanzo di fantascienza "La macchina del tempo" vuole vedere il suo futuro. E solo il cinema, visivamente, può accontentarlo. La nostra fantasia è sempre stata affascinata dall'idea di viaggiare nel tempo. Ed ecco tornare nelle sale un nuovo film sulle avventure di uno scienziato che riesce a costruire una macchina in grado di viaggiare nel futuro. Il viaggio nel tempo diventa un viaggio estremo e rappresenta l'ultima possibilità di sfuggire al confronto con le ansie della vita.   Siamo agli inizi del XX secolo, Alexander Hardengen (Guy Pearce) ricco scienziato newyorkese vuole dimostrare che è possibile viaggiare nel tempo. La sua volontà diventa ossessiva dopo che un criminale uccide la donna della sua vita. Distrutto e con un senso di colpo immenso Alexander inizia a viaggiare nel futuro per tentare di modificare il passato e cercare delle risposte. La macchina del tempo lo porterà prima nel 2030, poi nel 2037 fino ad arrivare nel futuro a 800.000 anni di distanza e li scopre che il genere umano e diviso in cacciatori e prede. Da una parte l'idilliaco mondo degli Eloi, dall'altra l'infernale stirpe dei Murlock. Alexander ovviamente si batterà al fianco degli Eloi.   Prodotto dalla Warner Bros in collaborazione con la Dreamworks, "La macchina del tempo" è un film godibile che non entusiasma ma si lascia vedere. Girato dall'esordiente Simon Wells (co-regista del film d'animazione "Il principe d'Egitto") e con un buon cast, oltre a Jeremy Irons spicca tra i coprotagonisti Orlando Jones ("Evolution") nella parte di una sorta di archivio elettronico di tutte le conoscenze umane, il film si avvale di numerosi ed efficaci effetti speciali. Di gran fascino risultano le scenografie che rappresentano il mondo dove vivono gli Eloi. E infatti qua c'è lo zampino di Steven Spielberg che ha fatto presente che sarebbe stato interessante se le abitazioni degli Eloi fossero state rivolte verso l'alto. Un film che non passerà alla storia ma che piacerà a chi ama questo tipo di storie dove la testa dello spettatore deve viaggiare più veloce della macchina del tempo ma non per capire il senso del film bensi per costruirsi un viaggio parallelo.