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La corrispondenza - La nostra recensione

Delude il tanto atteso ritorno del regista Premio Oscar, per credibilità e realizzazione.

12.01.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
La corrispondenza è una storia vecchia di quindici anni, per stessa ammissione del suo creatore, Giuseppe Tornatore, all'epoca affascinato dalla possibilità di raccontare un amore più forte del tempo e della distanza grazie a strumenti 'avveniristici' come quelli messi a disposizione dalla rete per comunicare a distanza. La prima reazione che possiate aver avuto è probabilmente quella corretta, e infatti il film sconta un anacronismo di fondo che mina alla base ogni presupposto di credibilità.
 

Purtroppo lo sviluppo sucessivo offre ulteriori motivi per tenersi empaticamente lontani dalla storia d'amore raccontata, tra la stunt studentessa di astrofisica (che chiameremo/chiamano "Kamikaze") cui dà corpo la splendida Olga Kurylenko e il professore della stessa materia ("Stregone") interpretato da Jeremy Irons. Un uomo tanto affascinante da lasciar increduli nel vederlo protagonista di una scena d'amore tanto fasulla e impacciata come quella con cui si apre il film.

Senza rivelare molto di più dei motivi alla base della scomparsa dell'uomo e della separazione della coppia, questa diventa il prosupposto di una serie di scoperte su sé e l'altro che da una parte diventano il più classico dei motori di una vicenda di caparbietà e cocciutaggine più che travagliata o osteggiata e dall'altro conducono verso una epifania ed emancipazione conclusive. Prevedibili e - quindi - per nulla rivelatorie o intriganti…
 

Spesso si assiste a una critica quasi pregiudiziale nei confronti dei nostri autori e registi, e sicuramente Tornatore è uno di quelli che più difficilmente in molti sembrano 'digerire' nonostante i successi e le perle che costellano la sua filmografia, eppure in questo caso sembra davvero difficile difenderlo. Su più fronti. Da quello della costruzione di base a quello - sorprendentemente - della direzione degli attori, senza dimenticare (nella critica) un doppiaggio capace di peggiorare quello già deludente di La migliore offerta e delle linee di dialogo stucchevoli e irreali, ma anche una costruzione dei personaggi piuttosto banale e l'inserimento di scene quasi surreali nella loro messa in scena (su tutte l'incidente sulla strada di montagna).


La corrispondenza, in sala dal 14 gennaio 2016, è distribuito da 01 Distribution