Non vogliamo rinfocolare la polemica sulle versioni italiane di titoli originali, difficilmente scelti a casa dagli stessi autori, ma il primo pensiero parlando di questo film è proprio per la scelta di cambiare l'originale (e diffuso anche in Francia o Spagna) 'Turisti' in quello nostrano più esplicito e ammiccante.
La scoperta della follia omicida, infatti, è forse il pregio maggiore del film, e proprio nel suo crescendo inatteso. Si potrà obiettare che il gioco si svela rapidamente, ma entrare in sala già aspettandosi un massacro itinerante non crediamo aiuterà molto la fruizione.
Soprattutto perché, sul lungo, il film sconta qualche lentezza e involuzione di troppo, non riuscendo a tenere un ritmo costante, anche nella genialità di alcune trovate, e rischia di annoiare nelle connessioni tra una e l'altra di queste.
Che non mancano, nello svolgersi della satirica e nerissima gita fuori porta di Chris e Tina, coppia poco rassicurante e mal assortita che impara (o tenta di farlo) a gestire le proprie frustrazioni e aspettative. Ovviamente a scapito dei malcapitati più o meno prossimi.
La carrellata di altri turisti, in primis, regala delle chicche niente male, ma - per tornare a quanto detto - soprattutto nei primi incontri e in quello conclusivo, trovandosi in difficoltà nell'organizzare il resto della vicenda.
Oneri e onori, quindi, per il quarantenne inglese Ben Wheatley, capace comunque di portare in sala un prodotto diverso e capace di risaltare tra le uscite della settimana, nonostante resti un po' limitato nella sua passione per il genere ('crime' più che 'comedy'), fortunatamente il tono scorretto, l'espressività dei personaggi e lo humor britannico lo rendono comunque una valida opzione per una serata al cinema.


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Killer in viaggio - La nostra recensione
Sardonica e a tratti sorprendente, la virata comica del britannico Ben Wheatley si fa apprezzare, pur senza entusiasmi.

11.06.2013 - Autore: Mattia Pasquini