NOTIZIE

Kill Bill

"Non riesco ad andare avanti nella scrittura di un film se non so quale sarà la musica d'apertura. È la musica che fa entrare la gente nella giusta atmosfera di un film

Kill Bill

12.04.2007 - Autore: Mal Jankovic
"Non riesco ad andare avanti nella scrittura di un film se non so quale sarà la musica d'apertura. È la musica che fa entrare la gente nella giusta atmosfera di un film. Una delle prime cose che ho capito su "Kill Bill" è che la musica d'apertura doveva essere "Bang Bang (My Baby Shot Me Down)". Poi ho pensato al flamenco per la scena del combattimento in giardino, prima ancora di scriverla. È la musica che mi aiuta a trovare il ritmo del film". Inutile dire chi stia parlando.

Se qualcuno non ricordasse la potenza della colonna sonora di "Pulp Fiction", ci sarà tempo, a partire dal ventiquattro ottobre (data di uscita in Italia di "Kill Bill"), per abituarsi a un nuovo capolavoro musicale. Quentin Tarantino, con il suo quarto film, continua a stupire. A sei anni da "Jackie Brown" molti lo davano per disperso. Disperso dietro al successo che non avrebbe mai potuto riconquistare. E invece lui aspettava. Aspettava il capolavoro.

Chiunque andrà a vedere sul grande schermo il primo episodio di "Kill Bill" (il secondo uscirà a febbraio) e arriverà (ma chi potrebbe abbandonare prima?) alla scena del combattimento finale – la neve, il silenzio giapponese, i samurai e una incredibile "Don't Let Me Be Misunderstood" -, chiunque, appunto, sarà costretto a togliersi il cappello e inchinarsi. Ecco il film. Il film. E la sua musica. La musica.

Tarantino attinge alla sua rarissima collezione - come sempre. Sono pezzi provenienti dalla sterminata raccolta di un cinefilo musicofilo doc, che sa mettere insieme colonne sonore estratte da migliaia di film: Sinatra, il grande rockabilly Charlie Feathers, il punk giapponese (soprattutto il trio "The 5.6.7.8" cha appare anche come band nella House Of Blue Leaves di Tokio della mastodontica scena madre in cui Uma Thurman, the Bride, stermina una marea di nemici), la band tedesca neo-lounge Neu. Eppoi Luis Bacalov (per lo spaghetti western "The Grand Duel", il tema sentimentale del film sui gangster yakuza di Kinji Fukasaku, "Battles Without Honor or Humanity", "Run Fay Run" di Isac Hayes. Tanto per dare un'idea…

Per la musica originale, Tarantino si è rivolto a The RZA, produttore di vari album del gruppo hip-hop Wu-Tang Clan, che si è ispirato ai film di arte marziale cinesi. Ma sterminate sono le allusioni, le citazioni (in primis il Morricone del Clint Eastwood targato Sergio Leone) come innumerevoli sono le citazioni che il film di per sé contiene. Una vera gioia per cinefili e musicofili. Insomma per chi è affine a quest'uomo che afferma: "Se la musica che scelgo sembra adatta ai miei film, questo dipende dal fatto che si tratta di roba molto personale. Non è musica scelta per inserirla in un cd. È come se facessi una selezione della mia musica preferita per costruirci un film e consegnarla al pubblico".