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Jumanji, la recensione del sequel: The Rock contro gli anni '90 

Personaggi dalle vite limitate e dalle molte virtù scoprono il senso della vita in uno strano reprise che non sembra dar adito a nuove partite.

12.12.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Mattia)
Welcome to the Jungle cantano i Guns N' Roses dallo schermo, e se fossero gli anni '90 il tentativo di convincerci di esser tornati indietro nel tempo sarebbe più convincente. Ma sono passati più di vent'anni dal Jumanji di Joe Johnston e Robin Williams, direttamente ispirato all'omonimo libro per ragazzi di Chris Van Allsburg, per quanto molti siano gli elementi offerti agli spettatori di allora, attratti dall'effetto nostalgia, più che dal pacchetto confezionato da Jake Kasdan in Jumanji - Benvenuti nella giungla.



Avevamo amato il regista, soprattutto come sceneggiatore, nel suo Walk Hard - La storia di Dewey Cox del 2007, ma ritrovarlo a dirigere una storia firmata da altri (come già in Bad Teacher e Sex Tape) non fa lo stesso effetto. Soprattutto quando le 'penne' son quelle già apprezzate in Spider-Man: Homecoming, La quinta onda o La terra nera. In questo caso, certo, lo script non è la cosa più importante del film, ma ugualmente non ci si aspettava che la sceneggiatura avanzasse con la stessa logica di un lancio di dadi.

[Jumanji: la giungla è sempre più profonda... The Rock condivide la prima foto ufficiale dal set]

A cavalcare quella tigre, o leopardo che sia, aveva già provato Zathura ed è troppo fresco il ricordo di The Rock Johnson in versione esploratore in Viaggio nell'isola misteriosa; ma per quanto l'ennesimo ritorno del piccolo Alan abbia qualcosa di familiare - come anche la carica dei rinoceronti (tra le sequenze migliori) e un certo coraggioso primo bacio - questo nuovo trattamento di quella premessa appare davvero poco realistica e fondata. Ancora più forzata di quella che fu e che potremmo retrospettivamente definire come naive.



In realtà, un certo numero di idee divertenti e buone trovate si susseguono, ma manca la magia. Inevitabilmente, nei presupposti, per la scelta di una cornice unica semplificata, molto più condizionata dal gioco 'a livelli' e dall'ambientazione, ma soprattutto nello sviluppo, infarcito di dinamiche e 'lezioni' piuttosto banali. Resta l'avventura, e l'azione, che in fondo è quel che si potrebbe chiedere a un film del genere probabilmente dimenticabile, ma senza dubbio distribuibile


Jumanji - Benvenuti nella giungla, in sala dal 1 gennaio 2018, è distribuito da Warner Bros Italia.