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JOHN Q.

Il film parte come una specie di dramma sociale ed affronta senza paura il tema scottante dell'ambigua gestione dell'azienda sanitaria in America.

John Q.

14.04.2003 - Autore: Adriano Ercolani
Usa 2002 Di Nick Cassavetes; Con Denzel Washington, Kimberly Elise, Anne Eche, James Woods, Robert Duvall, Ray Liotta.   John Q. Archibald (Denzel Washington) è un operaio specializzato il cui orario di lavoro è stato ridotto a 20 ore settimanali a causa della crisi economica della fabbrica in cui lavora. La moglie Denise (Kimberly Elise) invece fa la cameriera in un ristorante. Quando il loro figlioletto ha un malore durante una partita di baseball, i coniugi scoprono che il bambino soffre di una grave malformazione cardiaca, che se non operata in tempo lo condurrà a morte certa. Il problema è che l\'assicurazione di John non copre più questo tipo di interventi, e luomo non ha il denaro necessario per iscrivere il figlio alla lista dei trapianti di cuore. Inizia così una corsa contro il tempo per trovare i soldi necessari, ma alla fine la disperazione del padre lo condurrà ad un gesto estremo: John Q. infatti sequestra alcune persone in unala dellospedale in cui il figlio è ricoverato, e minaccia di compiere un gesto sconsiderato se il figlio non verrà aiutato dallamministratore dellospedale, linsensibile Rebecca Payne (Anne Eche). Intanto, fuori dallospedale, si scontrano sul da farsi lispettore Grimes (Robert Duvall) e laggressivo capo della polizia Monroe (Ray Liotta)...   Strano esempio di pellicola che mescola vari generi cinematografici, questo John Q. si mostra opera godibile e divertente, anche a dispetto dei suoi difetti. Il film, che mantiene comunque una confezione di prodotto commerciale, parte come una specie di dramma sociale, ed affronta senza paura il tema scottante dellambigua gestione dellazienda sanitaria in America. Dopo che il protagonista si barrica in ospedale, ecco che il lungometraggio diventa un classico esempio di thriller con ostaggio, sulla scia di opere come Quel pomeriggio di un giorno da cani (Dog Day Afternoon, 1975). Nella fase centrale però il tono della storia non rinuncia, in favore del semplice giallo, a lanciare frecciate sarcastiche e pungenti. Alla fine, diviso equamente tra opera di denuncia e solido action-movie, John Q. risulta essere un qualcosa di eterogeneo, ma decisamente azzeccato: la lacrima, per lo spettatore, arriva quando deve arrivare, così come il riso ironico. Nick Cassavetes, figlio dellindimenticato John, confeziona il tutto con una certa abilità, soprattutto considerato che si tratta del suo primo lavoro con un budget per così dire hollywoodiano. Ovviamente, poi, labilità del regista sta tutta nellaver messo la storia sulle spalle del sempre grande Denzel Washington, capace di cambiare registro di recitazione senza problemi, rimanendo comunque assolutamente credibile. Gli fanno da ottima spalla in gruppo di caratteristi di classe come James Woods, Robert Duvall, Ray Liotta e Anne Eche, e di certo non è poco. Ecco che perciò John Q. diventa un film che consigliamo, in quanto capace di accontentare anche il palato di un pubblico più esigente.