Poteva essere un'altra tradizionale commedia pugliese, dove il contesto, il Sud Italia, è immortalato secondo i soliti cliché di luogo ancora fermo ad un certo comico provincialismo. In Io che amo solo te invece, tutta la volgarità di mostrare una parte della penisola in maniera sempre uguale a se stessa, arretrata, attenta alle tradizioni, rumorosa, eppure bellissima, colta in un paesaggio da cartolina che dalle masserie agli ulivi celebra il valore del made in Puglia, si smorza per lasciare posto ad una commedia sentimentale, garbata e divertente.
Merito di un signore della risata come Marco Ponti, che conserva sempre uno stile graffiante anche quando messo a dura prova dall'incontro con un materiale e un cast decisamente classificato come mainstream. In questo caso, poi, era in possesso di un bestseller omonimo dal quale trarre lo script, scritto insieme all'autore del libro Luca Bianchini, e due volti del cinema più commerciale come Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti come protagonisti. Malgrado ciò, Ponti riscrive un testo che si muove leggero tra i cliché, soprattutto grazie agli interpreti collaterali, che irrobustiscono la cornice di una storia altrimenti "classica".
Due giovani, interpretati da Scamarcio e Chiatti, devono sposarsi, ma le loro indecisioni sull'intensità del proprio sentimento e il grande evento sono il pretesto per far ragionare tutti i personaggi che intorno alla coppia ruotano, sui veri movimenti del cuore. E sulla possibilità che essi, a qualunque età possano presentare il conto della loro forza.
Sono proprio i caratteri che affiancano il duo di innamorati a rompere molti stereotipi sulla presunta arretratezza morale del Sud, e a portare avanti la storia verso sfumature tragicomiche decisamente riuscite. Su tutti, l'immensa Maria Pia Calzone, la donna Imma di Gomorra - La serie, è una presenza che, con la propria umanità, cancella qualunque rivale e si fa portavoce di un ritratto corale che è riflessione a più voci su un unico tema: il sentimento. E questo manuale d'amore in salsa pugliese davvero funziona. Ne tocca ogni sfumatura, con modernità e apertura, ma anche attraverso una gustosa inclinazione verso la commedia, che strappa più di qualche risata.
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Io che amo solo te - La nostra recensione
Un manuale d'amore in salsa pugliese graffiante e poco canonico. Incredibile, ma funziona
22.10.2015 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)