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Il re, il moderno Enrico V Netflix purtroppo sa di già visto (Recensione)

Timothée Chalamet e Robert Pattinson si sfidano nel film di David Michod

Il re

03.09.2019 - Autore: Marco Triolo
Di adattamenti shakespeariani ne abbiamo visti molti nella storia del cinema. Tendenzialmente, però, si tratta di rese fedelissime del testo delle opere di William Shakespeare. Con Il re, il regista e sceneggiatore David Michod (Animal Kingdom, The Rover) e il co-sceneggiatore Joel Edgerton hanno tentato un’operazione un po’ diversa. Fondere il plot dell’Enrico V con i fatti storici che lo hanno ispirato, per ottenere una via di mezzo moderna. Il guaio, però, è che il risultato non è entusiasmante e originale come la premessa.



Il re racconta la storia di Hal (Timothée Chalamet), primogenito del re d’Inghilterra Enrico IV (Ben Mendelsohn), il quale, poco prima di morire, lo avvisa che non sarà lui l’erede al trono, ma suo fratello minore Thomas. Una punizione per una vita di dissolutezze, trascorsa ai margini del regno per via dell’antico astio tra padre e figlio. Quando però Thomas muore durante una battaglia, Hal è costretto a raccogliere l’eredità paterna. E decide di usare il potere per porre rimedio ai guai combinati dal padre, un re inetto. Ad aiutarlo ci sarà il fido Falstaff (Edgerton), ad ostacolarlo una corte che brama la guerra con la Francia.

Che cosa resta del dramma shakespeariano, dunque? Solo l’ossatura del film, perché per il resto tutto si rifà a canoni moderni ma, purtroppo, abusati. A quasi un quarto di secolo, Braveheart è ancora una presenza ingombrante quando si tratta di mettere in scena battaglie e intrighi di palazzo nel Medioevo. Ma Il re guarda anche a Game of Thrones, altro riferimento inevitabile di questi tempi.



I personaggi sono tutti tarati su archetipi funzionali al facile ingaggio del pubblico, dal re tormentato che accetta l’incarico controvoglia, per poi dimostrarsi un grande condottiero, all’avversario codardo (Robert Pattinson nel breve ruolo del Delfino di Francia) e irredimibile. Tutto spinge il pubblico a dividere nettamente tra buoni e cattivi, ed è uno schema vecchio che ormai ha stancato.

Resta una messa in scena sontuosa, tra fotografia, costumi, scenografie e set scelti con cura. Il formato panoramico fa dimenticare totalmente che questo film verrà distribuito in streaming, un punto a favore di chi sostiene che i film Netflix non siano film per la TV. Ma Il re non sarà certo un esempio da citare per difendere, invece, la qualità della produzione Netflix.
 
Il re arriverà su Netflix il primo novembre.